Quest’anno tutto è cambiato: l’Inter, salutato l’uomo in più di quel periodo, ovvero Samuel Eto’o, non è riuscita a mantenersi ad alto livello. Gli arrivi di Forlan, Zarate e Castaignos (3 i gol totali in tutto il campionato ) valgono un sesto di quello fatto dal camerunese che, in 25 gare di campionato segnò la bellezza di 18 gol, senza contare le reti segnate nelle altre competizioni. La Juventus, invece, forte di un campagna acquisti importante, è tornata a lottare con forza per la vittoria finale, grazie a un entusiasmo ritrovato e alla grande fame di vincere che Antonio Conte è riuscito a trasmettere all’ambiente. Il tecnico leccese (nonostante tenda ad alzare i toni) ha il merito di aver costruito una squadra duttile e che non molla mai. L’esatto contrario della Juventus che un campionato fa cercava di uscire dalla mediocrità, senza successo.
Quella Juventus finì la stagione al settimo posto, senza accedere nemmeno all’Europa League (a posteriori un qualcosa di favorevole, vista la stagione attuale), mentre l’Inter portò a casa la Tim Cup (della quale quest’anno la Juve è finalista) e accedette alla Champions League dal portone principale, forte del secondo posto. La situazione potrebbe ripetersi in maniera analoga quest’anno, ma a parti invertite, con i bianconeri in corsa per due obiettivi e i nerazzurri senza niente da chiedere alla loro stagione. L’unico obiettivo è quello di profanare lo “Juventus Stadium” per la prima volta nella storia, sperando che quanto accadde a Torino lo scorso anno (vittoria per i bianconeri col gol di Matri), possa essere ribaltato, come accaduto per tanti altri fattori nel giro di una sola stagione calcistica.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]
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