Anche il dg della Juventus, Beppe Marotta, ha parlato del discusso contratto che legherà Giorgio Chiellini (25) ai bianconeri fino al 2015. Intervistato da La Stampa, il dirigente ha dichiarato: “Se ci riferiamo all’arretratezza dell’attuale rapporto tra società e calciatore è una svolta. E può essere un viatico per il nuovo accordo collettivo, nel senso che i calciatori sono un aspetto importante dei bilanci. Il costo del lavoro incide per il 70 per cento sui ricavi. Non vedo lo scandalo nel rendere flessibile la parte economica adeguandola al principio che se raggiungi gli obiettivi guadagni di più, se li fallisci guadagni meno, senza fare riferimento al caso di Chiellini, penso che si possa superare il 50% dello stipendio base. Ovviamente stiamo parlando di una nicchia, come la Serie A, in cui lo stipendio medio è di 700mila euro netti”.
Marotta ha avuto modo di discutere anche su alcune clausole molto particolare inserite nell’accordo: “A noi preme che in tutte le situazioni legate all’attività sportiva non si mostri trasandato, ad esempio che non venga alla presentazione in infradito. Il calciatore è anche immagine del brand che rappresenta e che lo paga. Per quanto riguarda il divieto di critica, se la critica rientra in una forma democratica di espressione va bene, se è un insulto no. Guardi nella sostanza cambia poco. Abbiamo voluto soltanto fissare nel contratto parte delle norme previste nel regolamento interno. Il divieto di avviare altre attività? Un giocatore che pensa agli affari extra calcistici spesso perde la tranquillità e rende meno. In fondo siamo noi a pagarlo. E bene”.
[Ivan Cardia – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]