Con una gara di grande intensità difensiva il Siena di Sannino conquista un punto insperato alla vigilia sul campo di una Juventus generosa, ma poco incisiva quando gioca contro le piccole.
Partita subito giocata su ritmi molto alti con il Siena aggressivo in mezzo al campo che non permetta a Pirlo di gestire la palla con la solita calma. La Juventus cerca così di sfruttare al meglio le fasce, specialmente quella destra, per aggirare il bunker di Sannino. I toscani si chiudono molto bene e ripartono molto bene con lanci lunghi verso Calaiò e Destro che si alternano nel ruolo di centravanti sacrificandosi inoltre nella fase difensiva pressando sui portatori di palla avversari dentro l’area juventina. Sono comunque poche le emozioni nel primo quarto d’ora di gara coi due portieri inoperosi e le difese che con facilità hanno la meglio sugli attacchi avversari. La partita ha una prima fiammata dopo il 15° prima con Vidal che dal limite impegna Pegolo alla respinta coi pungi, poi sul capovolgimento di fronte con Giorgi che salta un avversario e calcia a rete mandando di poco a lato del primo palo della porta difesa da Buffon.
L’occasione più nitida capita però a Vucinic quando si è al 20°: il montenegrino però si dimostra poco freddo in area su un cross dalla destra del solito Lichtsteiner non riuscendo a deviare il pallone che gli rimane sotto i tacchetti e favorendo la chiusura della difesa toscana. La Juve comincia così ad aumentare ulteriormente il ritmo per mettere in difficoltà una squadra molto ben messa in campo da Sannino, nascono così un paio di occasioni su cross dalle fasce laterali che la difesa toscana riesce a stoppare seppur con un po’ di fatica. Solo alla mezzora la Juve riesce nuovamente a sfondare la linea avversaria con Lichtsteiner. Lo svizzero servito in profondità prova il piattone al volo da distanza ravvicinata, ma Pegolo è bravissimo ad alzare il pallone sopra la traversa con un grande riflesso. È l’ultima emozione di un primo tempo molto intenso, ma povero di contenuti tecnici.
Nella ripresa il copione non cambia con la Juve che cerca sempre di aprire varchi nella difesa del Siena sfruttando tutto il campo in larghezza e chiudendo i toscani nella propria area di rigore, senza trovare però lo spazio per calciare a rete in maniera pericolosa. Solo dopo una decina di minuti nella ripresa la squadra di Conte riesce a trovare il modo di impegnare un Pegolo molto attento e preciso sfruttando i calci da fermo. Prima è Pirlo su punizione a chiamare il portiere del Siena all’intervento risolutore con un tiro a girare sul secondo palo dalla sinistra, poi è Matri – di testa su calcio d’angolo – a testare i riflessi del numero 25 toscano. Il Siena soffre, ma non crolla nonostante la pressione della Juventus si intesifichi col passare dei minuti. Al 75° i toscani riescono a creare un break che serve più a far respirare la difesa che a creare effettivi problemi alla porta di Buffon.
Gli ultimi dieci minuti sono un assedio in grande stile dell’area toscana con la Juve che nonostante i cambi – Borriello e Quagliarella per Matri e Vucinic – non riesce comunque a trovare la via della rete. All’84° i bianconeri di casa reclamano anche un rigore per un braccio largo di Vergassola in area che stoppa un cross di Chiellini, con l’arbitro che lascia però proseguire. Nel finale però è il Siena a spaventare i tifosi dello Juventus Stadium: Gonzalez dal limite chiama Buffon alla parata in tuffo, l’intervento del numero uno però non è preciso e favorisce l’inserimento di Gazzi che da due passi calcia a lato da posizione defilata. L’ultima occasione buona capita però sui piedi di Giaccherini che calcia a giro da sinistra non trovando per poco la porta del Siena. La gara non regala più emozioni con il Siena che esce sorridente dallo Juventus Stadium e i padroni di casa che invecce dovranno riflettere sulle difficoltà troppo spesso incontrate contro le piccole.
[Tommaso Maschio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]