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Juve: solo Lichtsteiner acciaccato, pronto al rientro Asamoah

Mercoledì internazionale filato liscio per la Juve. Conte può tirare un grosso sospiro di sollievo e guardare con fiducia alla settimana terribile che s’avvicina: sabato la mai banale sfida con la Fiorentina, martedì l’incandescente andata degli Ottavi a Glasgow, l’altro sabato la delicata trasferta a Roma.

Dei tanti bianconeri impegnati con le rispettive Nazionali, solo lo svizzero Lichtsteiner ritornerà alla base non al meglio: al 30′ dell’amichevole con la Grecia, è stato costretto ad abbandonare il campo per uno scontro con Karagounis. Sostituzione precauzionale, comunque, dovrebbe esser stata, in attesa dei controlli medici. Semplice sgambata, invece, per gli altri: dai cileni Vidal ed Isla agli azzurri che hanno pareggiato in Olanda grazie alle parate di Buffon ed alla rete di Verratti («A Parigi sto bene – ha poi dichiarato il giovane erede di Pirlo – però un giorno vorrei tornare in Italia perchè penso che il campionato di Serie A sia uno dei più belli. E la Juve è un grandissimo club…»).

Tutti al rientro, quindi, alla corte di Conte. Che spera di riuscire a riabbracciare Asamoah nel fine settimana: sconfitto ai rigori con il suo Ghana in semifinale di Coppa d’Africa dal sorprendente Burkina Faso, il centrocampista dovrebbe disputare la finale per il terzo posto contro il Mali. Ma la Juve ha iniziato subito ad agire di diplomazia per strapparlo in tempo per la gara con il Celtic.

E, per quanto ci sia la Fiorentina da tenere a bada, i pensieri bianconeri sono di fatti già a Glasgow. «So che il Celtic Park sarà come un’arena di gladiatori – prevede Andrea Pirlo -, ma noi siamo pronti in qualunque modo vorranno affrontarci. Se vogliono giocare a calcio, lo faremo. Ma se vogliono una battaglia, siamo pronti anche alla battaglia».

Ed è pronto a segnare Alessandro Matri, galvanizzato dalla perla con il Chievo al punto da mirare al ritorno in Nazionale per il Mondiale in Brasile. Prima, però, «spero di segnare un gol decisivo anche in Champions – le sue parole – visto che non l’ho ancora mai fatto. Come sta la Juventus? Direi bene, ma stava bene anche prima. È normale che quando non arrivano i risultati il morale non sia altissimo, ma la vittoria contro il Chievo è servita molto e ci ha dato morale, oltre che punti importanti».

A lui, forse, anche lo sfrontato coraggio che gli mancava.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]

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