In un piccolo flashback, Borriello aveva già rifiutato il prestito alla Juventus proprio nel momento di andare a Roma. Si parlava di un’offerta concreta dei piemontesi, ma Berlusconi voleva cedere il giocatore ai giallorossi, pur rimettendoci di tasca propria. Detto, fatto, e Borriello poteva calcare il prato dell’Olimpico da titolare fisso invece che giocarsi il posto alla Juve.
Ora le parti si sono clamorosamente avvicinate e l’affare è vicino dall’andare in porto. La domanda che mi faccio è: “A cosa serve Borriello a questa Juve?”. Qualora dovessero andare via Toni, Iaquinta e Amauri in un sol boccone, allora sarebbe un modo per non trovarsi con l’acqua alla gola come la scorsa Epifania, quando per correre ai ripari era stato acquistato proprio Toni dal Genoa.
Rimane però il fatto che Conte, sugli esterni, può contare su cinque giocatori per sole due maglie da titolare, mentre al centro il tecnico juventino considera Quagliarella più come un’alternativa a Matri che non a un possibile esterno offensivo, ruolo comunque già occupato con successo dall’ex Udinese. Borriello in questo senso sarebbe un doppione.
Forse alla Juventus serve un attaccante di statura mondiale, più che un ottimo giocatore – e Borriello lo è – che vada a rinforzare i ranghi. Insomma, un Tevez o un Aguero, per dire un nome fatto a giugno, ma bisogna considerare che la campagna estiva (esclusi riscatti vari) alla fine è costata “solamente” 40 milioni: c’era chi voleva spenderli solamente sul “Kun”, e quindi è facile evincere come lo scenario fosse quantomeno improbabile.
[Andrea Losapio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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