Juventus: ancora aperta la trattativa Zuniga

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logo-juventusUltimi giorni di mercato: parla Marotta. Prime giornate di campionato: parla Chiellini. Voci autorevoli interpretano il momento della Juve, giocato su due campi distinti. Ai tavoli delle trattative, con il telefono bollente, il direttore generale. Che ha chiarito la situazione delle operazioni bianconere, in entrata ed in uscita.

Perché qualcuno se ne andrà: sicuramente Marrone («Ci ha espresso l’esigenza e la voglia di misurarsi in un’altra squadra con continuità. Vedremo quale sarà la collocazione ideale, ma al momento non siamo in grado di dire quale sarà quella giusta»), sicuramente una punta: «Al momento abbiamo sei attaccanti e sono un po’ troppi per quelle che sono le nostre prospettive. Ora, però, non ci sono novità concrete. Il destino di un giocatore, comunque, è legato soprattutto alle sue decisioni e saranno i diretti interessati a scegliere al momento opportuno».

Momento opportuno che difficilmente giungerà per trattare col Napoli il trasferimento di Zuniga. Perché De Laurentiiis ha ribadito di aver offerto quanto richiesto dal giocatore ed ha sottolineato come lo stesso dovrebbe compiere un gesto di grande coraggio per andare a Torino dopo essere saltato al tipico coro anti-juventino del “San Paolo”, durante l’amichevole-passerella con il Galatasaray.

«Mi domando se dietro questa incertezza ci sia più Calleri che Zuniga», il commento malizioso del patron partenopeo sul procuratore dell’esterno, evidentemente quello più interessato all’opinione bianconera. Marotta vigila, confessando per la prima volta l’interesse per il colombiano («È un giocatore che ci piace»), ma mantenendosi a distanza di sicurezza: «Questa è una situazione che riguarda il Napoli e noi non vogliamo interferire».

Fessura aperta per Zuniga, comunque. Porte chiuse, invece, alla cessione di Isla («Non si muoverà da Torino: c’era stato l’interessamento di un club, ma ci siamo opposti») e all’arrivo di Koralov: «Abbiamo Pepe che sta recuperando e puntiamo su di lui». Pepe che, dopo la positiva prova con la Primavera, rientrerà quasi sicuramente tra i convocati per una partita di serie A (è stato inserito nella lista lunga già in Supercoppa, ndr) venerdì, alla vigilia dell’anticipo contro la Lazio.

Avversario che, umiliato proprio in occasione del primo trofeo stagionale, Chiellini avrebbe desiderato evitare: «Avrei preferito aspettare un po’ più di tempo dopo la Supercoppa prima di affrontare di nuovo la Lazio in campionato – ha ammesso il difensore toscano – Nessuno di noi pensa che tra le due squadre ci sia effettivamente il divario che quella sera ha detto il risultato finale, frutto della nostra bravura nello sfruttare al meglio gli episodi favorevoli capitatici.

Ma sabato sarà diverso: la Lazio contro l’Udinese ha dimostrato di essere un’ottima squadra, quadrata; mi aspetto una partita difficilissima, quindi. Perché loro tireranno fuori qualcosa in più per vendicare la sconfitta in Supercoppa». Prima della seconda giornata di serie A, però, giovedì ci sarà il sorteggio dei gironi di Champions, nel quale Chiellini vorrebbe «evitare il Bayern Monaco. L’abbiamo già affrontato l’anno scorso e al limite preferirei incrociare Robben e compagni più avanti. Anche se, alla fine, è più importante non incontrare le mine vaganti di terza e quarta fascia piuttosto che una favorita di prima».

Perché, alla fine, parla sempre il campo.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]