Errare è umane, perseverare è diabolico. Non è un luogo comune, ma un consiglio da prendere in serissima considerazione per Walter Mazzarri in vista del big match di questa sera. Cresce l’attesa e la tensione inizia ad invadere la città, come una marea che ti travolge a cui non si può opporre resistenza. Niente giri di parole, niente diplomazia: questa è la gara che vale una stagione. Perdere significherebbe dire addio ai sogni di gloria. Non vincerla potrebbe intaccare quelle sicurezze che tanto influiscono nel rendimento a lungo termine di una squadra.
Alla vigilia i due tecnici hanno scelta la via della pacatezza, rinviando al campo il giudizio finale. “Che vinca il migliore” ha dichiarato un sibillino Conte, a cui ha replicato un ironico Mazzarri con uno “Speriamo di no…”. La verità è che entrambi pensano di poter vincere questa gara. Come è giusto che sia. Per farlo, però, il tecnico azzurro dovrà cercare di correggere alcuni errori di valutazione commessi nella gara di Torino.
In primis l’atteggiamento. Allo Juventus Stadium il Napoli si era limitato a contenere, rinunciando però a quelle ripartenze che tanto avevano fatto male ai bianconeri sia nella finale di Coppa Italia (in quell’occasione c’era ancora Lavezzi) che nel “ratto di Pechino”. Servirà un Napoli più coraggioso, più convinto di poter davvero mandare al tappeto la Vecchia Signora. Non puoi aspettare che la fortuna ti trovi. Devi andare a cercarla…
Questione Pirlo. Nella gara di andata Mazzarri aveva scelto di piazzare sulle piste del regista bianconero Marek Hamsik. Effetto? Eliminare praticamente lo slovacco dalla gara. Un prezzo davvero troppo alto da pagare, considerando l’incidenza di Marek nella manovra azzurra. Più opportuno creare una gabbia che limiti la libertà di Pirlo, senza pregiudicare quella di Hamsik.
Lettura della gara. Il match del girone di andata fu “risolto” da Antonio Conte, che indovino i cambi decisivi con Caceres e Pogba – i due marcatori dell’incontri – che subentrarono a gara in corso . In quell’occasione il tecnico bianconero dimostrò di essere più attento a questo aspetto che Mazzarri invece spesso tende a trascurare. Questa sera ogni dettaglio potrebbe fare la differenza. Anche quello apparentemente più insignificante.
Motivazioni. Nell’ultimo mese – deludente sotto il profilo del risultato e del gioco – il Napoli in molte occasioni ha sbagliato l’approccio a gare decisive (basti pensare alle sfide con Lazio e Sampdoria). Un lusso che, contro una squadra cinica come la Juventus, potrebbe essere pagato a prezzo caro. Spetta a Mazzarri riuscire a trasmettere alla squadra i giusti input nervosi . A dare le giuste motivazioni ci penserà un San Paolo che si annuncia incandescente. Che lo spettacolo abbia inizio…
[Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]