L’hanno fatto arrabbiare e lui si è nascosto. Il giorno dopo l’allenamento saltato per impraticabilità delle strutture alla Borghesiana, Antonio Conte ha guidato i suoi nel centro sportivo Principale/Agonistico Nazionale della Marina Militare Paolo Cavoli di Tor di Quinto, lontano da occhi indiscreti. Qualche indiscrezione è comunque filtrata. La più importante: Barzagli sta meglio e dovrebbe farcela, anche se la decisione sul suo utilizzo verrà presa durante la rifinitura di oggi sul prato dell’Olimpico. Dove domani sera andranno inizialmente in panchina Llorente e Caceres, giunti per ultimi dai rispettivi impegni con le Nazionali, così come Pogba: Tevez-Vucinic davanti, Marchisio-Pirlo-Vidal in mediana.
Accanto allo spagnolo ed all’uruguaiano, si sistemerà pure Matri, il bianconero più chiacchierato in questa fase finale della mercato. Matri richiesto insistentemente dal Napoli, che ha offerto per lui 12 milioni, ed invece forse diretto proprio alla Lazio, avversaria sulla strada verso il primo trofeo stagionale. Non convinto della destinazione partenopea – dove andrebbe a sgomitare com Higuain, Pandev, Insigne, Callejon e Mertens -, l’attaccante lodigiano guarda con più favore la Capitale, sponda biancoceleste, dove Petkovic reclama una spalla per Klose. E pure la Juve, di suo, preferirebbe questa soluzione.
Perché, per quanto temibile, la Lazio non parte tra le dirette concorrenti e poi perché la punta potrebbe essere una pedina fondamentale per giungere a Lulic. Secondo la stampa bosniaca, infatti, la società bianconera si sarebbe informata sul prezzo dell’esterno. A parte la risposta che avrebbe ricevuto (una quantomeno esagerata richiesta di 15 milioni), l’interessamento, se fondato, sa di ritorno di fiamma, visto che il laziale è stato spesso accostato alla Juve.
Come Angel Di Maria: si è parlato di lui a giugno, quando Higuain pareva già con le valigie per Torino e si pensava che il connazionale avesse pronto il biglietto al suo fianco; se ne riparla in queste ore, su stimolo della stampa portoghese. Che batte sullo spazio ridotto riservato all’esterno offensivo, dovesse concretizzarsi l’operazione Bale, e sulla sua necessità di giocare con continuità nella stagione che conduce ai Mondiali.
«Ci sono state tante voci, ma ho un contratto fino al 2018 con il Real Madrid e resto in Spagna senza dubbio», le dichiarazioni di Di Maria al termine dell’amichevole con l’Italia. Più delle parole del giocatore, però, ad ostacolare il trasferimento in bianconero è il suo valore (25 milioni), a fronte delle uniche condizioni che proporrebbe la Juve (prestito con diritto di riscatto). Solo suggestione, quindi, quest’ultima: poco spazio alla realtà.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.violanews.com]
