Boniperti e Sivori, così vicini e così diversi, così in contrasto per indole agonistica e così radicati nella storia bianconera, il sapiente buono e il folle dalla faccia sporca. Boniperti e Sivori: si appella a loro, due dei suoi maggiori campioni, la Juventus, per credere alla rimonta disperata contro il Bayern Monaco.
Il capitano degli anni ’50, poi presidente, viene evocato da Gianluigi Buffon, il capitano (post-Del Piero) dei giorni nostri.
«Sulla nostra maglia c’è scritto che vincere è l’unica cosa che conta – ricorda Buffon in una copertina realizzata per l’atteso ritorno dei Quarti da Sky Sport, citando la celebre frase di Boniperti, ricamata sul colletto interno delle divise bianconere – Questa maglia è nata per queste partite: dovremo correre più veloci, metterci più forza, sognare in grande, giocare alla grande. Perché l’unica cosa che conta è vincere».
Già, anche se il rischio è che non basti, visto che servono 3 gol di scarto (o un 2-0 immacolato, per poi giocarsi tutto ai supplementari). Ma serve, prima di tutto, che tutti ci credano. A partire dai tifosi, che la società ha stimolato (non che ce ne fosse bisogno, considerato che lo Stadium è andato esaurito poche ore dopo l’apertura dei botteghini, due settimane fa) tramite il profilo Twitter del club. È stato lanciato, infatti, l’hashtag #IoCiCredo, accompagnato da una famosa affermazione di Omar Sivori: «Qui bisogna lottare sempre – le parole dell’oriundo Pallone d’oro – e quando sembra che tutto sia perduto crederci ancora. Perché Juve non si arrende mai».
Servirebbero, eccome, i due fuoriclasse che, insieme a Charles in quello che fu ribattezzato “trio magico”, guidarono a suon di gol e magie la Juve a tanti successi, compreso lo Scudetto della “Prima Stella”. Servirebbero per nobilitare un attacco non proprio stellare, giunto tra l’altro alla partita dell’anno ridotto ai minimi termini. Non ci sarà Giovinco, di Bendtner si sono perse le tracce, mentre Anelka non si è capito bene dove e quando abbia rimediato un fastidio al polpaccio sinistro, visto che sabato aveva goduto di un permesso per problemi familiari, domenica era stato giorno di riposo e lunedì non si è presentato a Vinovo appunto per questo dolore.
Al netto di infortuni e misteri, restano Vucinic, sicuro titolare, Quagliarella, suo probabile partner, e Matri, pronto all’uso. Pochi dubbi per Conte, poi, nel resto del campo. Accontentata per assenza di uomini adeguati l’ipotizzata virata sul 4-3-3 e privo degli squalificati Lichtsteiner e Vidal, il tecnico leccese schiererà Padoin ed Asamoah (parso in cresciuta, contro il Pescara) sulle fasce, Pogba e Marchisio a supporto di Pirlo, Barzagli-Bonucci-Chiellini davanti a Buffon.
A loro il compito di scrivere la storia, con in mente le parole di chi, nella storia bianconera, c’è già.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]