La logica vorrebbe che, dopo averlo ripreso a suon di milioni, Marotta confermi la “Formica Atomica”, adducendo la stagione non esaltante al riscoperto peso della responsabilità e concedendogli una seconda opportunità. Quindi, sembra inevitabile l’addio di almeno uno fra i rimanenti: Quagliarella è stato già vicino alla cessione a gennaio, quando la Juve lo stava inserendo nella trattativa per Belfodil, e potrebbe essere utilizzato in una operazione simile con la Fiorentina, sempre che la Viola si decida a sedersi ad un tavolo per Jovetic; Matri, invece, è un pallino di Allegri (che lo ha lanciato a Cagliari), ma piace anche a Roma e Napoli.
Chi piace tantissimo (e pare l’elemento più congeniale da sacrificare per recuperare milioni senza soffrirne troppo la mancanza) è Stephan Lichtsteiner: lo chiese in inverno Ancelotti per il Psg e di sicuro tornerà a farlo da (probabile) tecnico del Real; resta un obbiettivo proprio dei francesi di Leonardo. Soprattutto, però, è l’Arsenal a bramare l’esterno destro svizzero: Wenger lo avrebbe indicato come suo preferito per sostituire Bacary Sagna, di ritorno in Francia. Per 12 milioni – quanti, secondo la stampa inglese, la dirigenza dei “Gunners” sarebbe disposta ad offrire – si può fare. Si può fare anche il prestito di Marrone (che ha bisogno di minuti per crescere) al Parma, mentre rientra nella lista dei partenti pure De Ceglie, richiesto dal Bologna. Discorso a parte, infine, merita Felipe Melo: il Galatasaray non lo ha riscattato, di fatti rispedendolo a Torino. Marotta dovrà piazzarlo in qualche modo.
No, non sarà difficile soltanto prendere “top” in attacco.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]
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