Il nuovo corso di casa Juventus persegue linee guida che per lungo tempo non erano state battute dai dirigenti di corso Galileo Ferraris. La scelta di campo era stata per diverse stagioni quella di concentrare sull’Europa gli sforzi relativi al mercato, in ossequio alla convinzione che i viaggi transoceanici avrebbero potuto irrimediabilmente minare la condizione fisica dei calciatori più importanti. Un trend invertitosi con il nuovo vittorioso corso bianconero di Conte, con esempi tangibili come Arturo Vidal, che ha fatto da apripista a sudamericani de luxe che vedono ora Madama come lo sbocco più illustre ed importante per la loro carriera.
A questo proposito è assolutamente opportuno segnalare come Marotta e Paratici stiano continuando a monitorare la situazione dell’altro continente, individuando prospetti di assoluto valore che potrebbero rientrare in piani e progetti futuri. Due nomi su tutti stuzzicano la fantasia della coppia dirigenziale bianconera, entrambi destinati ad una carriera luminosa in virtù delle doti tecniche che madre natura ha generosamente elargito loro.
Il riferimento è tutto per quello che in patria viene considerato come l’erede designato di Juan Roman Riquelme, non foss’altro perché anch’egli sbocciato nella florida cantera del Boca Juniors: Leandro Paredes. Diciannove anni, trequartista con caratteristiche in realtà non esattamente conformi a quelle del fuoriclasse di San Fernando, ma dotato egualmente di un talento incommensurabile e delle stimmate che solitamente contraddistinguono i predestinati. Lo segue tutto il mondo da diverso tempo, da corso Galileo Ferraris non fanno eccezione.
L’altro profilo è se possibile ancora più interessante e corrisponde al nome di Angel Correa. Impressionante è la prima parola che sovviene nella mente di chiunque abbia avuto la fortuna di vederlo all’opera: classe 1995, gioca e segna nel San Lorenzo de Almagro. Seconda punta o all’occorrenza trequartista, Correa gioca prevalentemente con il destro ma non ha difficoltà nell’esibire le sue qualità anche con il piede opposto. Il deus ex machina del Ciclon Tinelli ha giurato che non se ne priverà prima della prossima estate, ma non è affatto escluso che qualche top club europeo decida di anticipare i tempi “prenotandolo” lasciandolo al Nuevo Gasometro sino a giugno. La Juve é la squadra italiana che si è mossa in maniera più eclatante, ma non è l’unica. Novità in tal senso potrebbero emergere a stretto giro di posta.
[Gianluigi Longari – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]