Juventus-Genoa 1-0: l’analisi del match

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logo-genoaTORINO – Non c’è niente da fare, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso. Meglio ancora: nihil sub sole novum, niente di nuovo sotto il sole come si legge nell’Ecclesiaste. Non è possibile avere un rigore allo Juventus Stadium e (eventualmente) vincere o comunque strappare punti alla Vecchia Signora: occorrerebbe probabilmente una congiunzione astrale che consenta un’eclissi totale di sole sul solo impianto torinese. È stato ampiamente dimostrato “urbi et orbi” dalle moviole tv che Di Bello ha commesso due errori: il primo consistente nel non aver concesso il penalty sullo 0-0 per il netto fallo di Marchisio su Perotti e nell’aver ammonito quest’ultimo per simulazione. Il secondo: Roncaglia non ha commesso fallo su Pereyra e anche in questo caso il difensore rossoblù è stato ammonito. Questi errori sono molto gravi e hanno compromesso la buona prestazione del Grifone. La strada è lunga per immaginare l’utilizzo nel calcio della moviola come già accade in uno sport considerato minore come il rugby, ma decisamente più progredito.

Detto ciò, oggi si è vista una prestazione complessivamente convincente dei rossoblù soprattutto nel primo tempo. Anche il tecnico bianconero ha ammesso con sportività che la sua squadra è stata messa in difficoltà. Purtroppo è mancata la stoccata vincente poiché il settore offensivo si è inceppato: tranne Perotti, Lestienne e Niang non sono stati quasi mai pericolosi. Nemmeno l’ingresso di Borriello ha cambiato la situazione. Lo testimoniano le statistiche Panini Digital: il Genoa ha tirato complessivamente 8 volte in porta di cui una sola tra le parti di Buffon, contro le 12 della Juventus che ha scagliato 6 tiri in porta. La pericolosità in area è dalla parte bianconera: 50,1% contro 20,7%. Di contro il Grifone ha ottenuto la supremazia territoriale con 11’34” contro 11’15”, anche se il possesso palla è avversario (54%). La squadra di Gasperini ha funzionato bene fino a centrocampo, ma è mancata la concretezza sotto porta.

Benedetta sia la sosta, che arriva dopo due sconfitte. Servirà a Gasperini per riorganizzare le idee e far riprendere le forze ai giocatori in vista dell’impegno con l’Udinese previsto per sabato 4 aprile. Bisognerà tornare a vincere per mirare alle posizioni più alte della classifica. Passo e chiudo!

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net ]