Juventus: i bianconeri si preparano alla semifinale contro il Benfica

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logo-juventusVola oggi a Lisbona, “Madama”. L’attende la pioggia, nella vigilia dedicata a rifinitura e conferenze di rito. Sole, invece, nel giorno dell’andata delle Semifinali di Europa League. E caldo, specie dalle 20:05 locali (21:05 italiane) all’interno del “Da Luz”. Lì si è presentata due volte, la Juve. E due volte è ripartita sconfitta (come tutte le avversarie in questa stagione). Il debutto il 9 maggio 1968: anche allora semifinale di andata, però di Champions. Vinse 2-0 il Benfica di Eusebio, già finalista della massima competizione europea per club quattro volte dal 1961 al 1965 (due successi): il campione portoghese segnò in casa ed anche a Torino (0-1). Complessivamente meglio è andata alla Juve del 1993, che eliminò i lusitani nei Quarti di una Coppa UEFA che poi avrebbe vinto contro il Borussia Dortmund. Comunque sconfitta al “Da Luz” (2-1), la squadra bianconera ribaltò l’esito al “Delle Alpi” (3-0).

Dopo quell’affermazione, il trionfo in Champions del 1996 e poi stop. «La Juventus non solleva un trofeo internazionale da quasi 20 anni – sottolinea appunto Marchisio – Adesso abbiamo l’occasione di vincerlo: sarebbe importante perché molti dei giocatori in rosa non hanno mai vinto una coppa europea». Lo stimolo in più per riuscirci è dato dalla sede della Finalissima: «Il fatto che la finale è in programma a Torino ha sicuramente rappresentato una motivazione in più per tutti noi. E le motivazioni possono fare la differenza, quando si arriva a queste fasi: le gambe sono più stanche, ma la possibilità di vincere un trofeo “a casa” può regalarti energie extra».

Lui, Marchisio, si gioca una maglia con Vidal e Pogba. Tevez, invece, dovrebbe farcela per riprendere la maglia da titolare indossata l’ultima volta nel ritorno contro il Lione. Al di là di chi scenderà in campo, «si sfideranno due squadre di qualità che cercheranno di offrire una grande spettacolo. Di sicuro – riconosce il “Principino” – loro hanno esperienza e giocatori di valore, caratteristiche che possono crearci delle difficoltà. Dovremo pensare alla partita come ad un’altra finale. Ma siamo fiduciosi di poter raggiungere il nostro obiettivo: giocarci allo Stadium il trofeo». Prima dell’atterraggio conclusivo, c’è l’ultimo scalo.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]