“Record o non record?” è stato risolto all’Olimpico: serviva un pari per alimentare la rincorsa ai 100 punti, è arrivata una vittoria che vale la vetta di sempre con una giornata di anticipo (99). Resta o non resta? Questo, il dilemma in casa bianconera. Chiaramente, il riferimento è ad Antonio Conte. Che dopo il successo contro la Roma ha parlato e lanciato segnali. «Tra poco faremo chiarezza – ha dichiarato il tecnico – Bisogna capire se ci sono margini per migliorarci ancora. Su questo, nutro dei dubbi: sarà dura anche per quelli che arriveranno dopo». Ad interpretare, si preannunciano saluti.
“Fine”, “conclusione”: termini che segnano una strada. Anche se alternative, almeno apertamente, ovviamente non vengono presentate: «Se è pronto un piano B? Non lo abbiamo immaginato: speriamo di continuare con lui, che è il leader di questo gruppo e un patrimonio della società. Speriamo di continuare ancora questo rapporto». Lui, Conte, incassa, ringrazia ed avverte che non starà a guardare, «se insieme arriveremo alla decisione di dividerci. Non resterò fermo un anno: valuterò offerte intriganti, sono contrario all’anno sabbatico».
Chi non ha bisogno di pensare sulla permanenza a Torino o meno, è Osvaldo. «A breve parlerò con il club e spero che la società voglia che io resti», l’ammissione dell’attaccante che, a suo modo (gol da ex al veleno), si è ritagliato un posto nella storia della Juve. Il suo destro vale il record assoluto di punti: «E’ stato bello – la gioia dell’oriundo- Per la mia carriera, è una gran soddisfazione perché in Italia ho la fama di cattivo e di uno che spacca lo spogliatoio, ma i compagni erano più felici di me».
Lo si è visto in quell’abbraccio collettivo dopo la rete decisiva.
L’ultimo fotogramma, le mani di Conte intorno alla testa di Osvaldo («Grande, grazie!»): chi resterà?
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]