In attacco, invece, per la quarta volta consecutiva, sarà Tevez-Llorente. Perché Giovinco non da’ agenzie fisiche (problema al piede). Perché, comunque e soprattutto, quella che fin dall’estate era stata segnalata come la nuova coppia bianconera, sta tornando feeling, intesa, gol. «É davvero un piacere giocare al fianco di Tevez – l’attentato di stima di Fernando, che dopo un avvio da micio sta tornando “Re Leone” – É un grandissimo e insieme abbiamo sviluppato davvero una bella intesa». Intesa cimentata dal sostegno che l’”Apache” non ha fatto mancare allo spagnolo nel momento del bisogno, quando più delle critiche erano solo le panchine.
Non sono stati facili, i primi quattro mesi a Torino, per Llorente: la condizione fisica da recuperare dopo una stagione a guardare, la carica agonistica da ritrovare dopo un’annata da riserva vituperata, l’assimilazione della tattica insegnata da Conte dopo una carriera in cui segnare era stata l’unica cosa richiestagli. «Non è stato facile assimilare tutto questo nuovo lavoro che ho svolto alla Juventus – ha appunto confessato Fernando, dalle parti di Vinovo “Nando”- Ci si allena in modo talmente duro che all’inizio si finisce per non essere perfetti nelle partite per la troppa stanchezza. Adesso comincio a vivere un momento in cui mi sento forte e nel quale riesco ad assimilare i carichi di lavoro, trasformandoli in forza. Adesso riesco finalmente a sentirmi bene». Il brutto pare alle spalle, adesso c’è spazio solo per dichiarazioni ridenti: «Non vedo nessuna possibilità di lasciare questo club. Sono molto felice e vorrei proprio vincere qualcosa con questa maglia».
Il riferimento, chissà per quanto inarrivabile, è certamente David Trezeguet, il miglior attaccante straniero della storia di “Madama” (171 gol in 320 presenze). Ha annunciato che sarà allo Stadium il 14 dicembre, la punta francese adesso in Argentina: la gara con il Sassuolo, occasione per rivedere a Torino uno dei campioni più amati (ed invocati, anche dopo il suo addio) dal popolo bianconero. Che adora naturalmente pure Andrea Pirlo, unico italiano nella lista dei 23 candidati al Pallone d’oro. Zero possibilità di vittoria, ma tanto onore e prestigio.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]
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