Juventus: Isla verso la partenza

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logo-juventusGemelli diversi, compagni di “bianconero” e di pacchetto degli acquisti, insieme ad Udine ed insieme a Torino. Asamoah ed Isla adesso se separano: uno resta, l’altro va. Uno è il ghanese, dopo Pogba, l’innesto migliore della passata stagione: avvio esaltante, flessione fisiologica dopo la Coppa d’Africa, conclusione in crescendo. Senza pensarci troppo, la Juve l’ha riscattato prima ancora che iniziasse il mercato ed ora s’attende tanto.

Lui, dal suo canto, si dice pronto, qualunque sia il ruolo: «Nasco interno di centrocampo, ma con Conte mi sono scoperto anche esterno, un ruolo che fra l’altro mi piace molto – l’analisi dal ritiro di Chatillon – Comunque, gioco dove c’è bisogno: il mister decide e io eseguo».

Disciplinato e diligente, Asamoah, oltre che evidentemente disponibile. Anche a parlare di mercato: «In Spagna dicono che la Juve sia interessata al mio connazionale Wakaso Mubarak? Non ne so nulla, ma di certo parliamo di un esterno davvero bravo, uno dei migliori nell’ultima Coppa d’Africa. In arrivo uno fra Zuniga e Kolarov? Questo è un grande gruppo, se uno è bravo si integra subito. Zuniga lo conosco: mi piace, è fortissimo, corre tanto e sa puntare l’uomo».

Quanto alle operazioni già concluse, parere favorevole: «Tevez, Llorente e Ogbonna danno ulteriore classe e maggiore esperienza a una Juve già parecchio competitiva». Che lo è grazie al duro lavoro cui sottopone i suoi ragazzi il “sergente di ferro”.
«Lavoriamo sodo e un po’ di stanchezza si sente, ma si sapeva. La nostra forza, del resto, nasce proprio da qui, dall’impegno che mettiamo in allenamento».

Impegno che Isla ci ha messo per carità, senza però mai vedere concretizzato in campo. Venuto a Torino probabilmente con un carico di ambizioni e responsabilità maggiori rispetto ad Asamoah, a breve se ne andrà senza aver lasciato traccia alcuna, eccezion fatta per un misero assist in Champions (pareggio di Vucinic nell’amara serata danese).

L’accordo tra Juve ed Inter pare ormai prossimo: la dirigenza nerazzurra, infatti, avrebbe assecondato in parte le richieste bianconere, alzando la sua offerta fino a 6.8 milioni di euro, una cifra molto vicina ai 7 fissati dalla “Vecchia Signora”. Che un anno fa il cileno scelse a danno proprio dell’Inter: «Parlavo con il mio procuratore – rivelò lo stesso Isla – e lui mi diceva che c’erano due squadre su di me: la Juve e l’Inter. Io ho preferito Torino per la presenza di Vidal e la stima verso Conte».

Loro ci sono e ci saranno ancora, come Asamoah. Isla, gemello diverso, saluta.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]