“Juvetic” è un personaggio che probabilmente nascerà questa estate, ma il cui parto non sarà cosa facile. L’unione tra la Juventus e Jovetic è da tempo nella mente e nel desiderio di ambo le parti, ma la Fiorentina pare di nuovo decisa a svolgere il ruolo di Don Rodrigo: «Questo matrimonio non s’ha da fare…».
«30 milioni, non un euro in meno, non un giocatore in ballo»: questo si è sentito dire Fali Ramadani, agente del montenegrino, all’incontro milanese con Marco Cognini, presidente esecutivo del club viola. Un modo chiaro per esprimere un primo “no” alla società bianconera, che aveva mandato il procuratore a sondare l’amore toscano circa l’offerta più seria finora avanzata: 18 milioni più Marrone. Rifiuto che segue la battuta del giorno prima di Diego Della Valle su Elkann («È un ragazzino»), guarda caso proprio l’esponente juventino che più di tutti si è sbilanciato su Jovetic («Va preso, senza parlare»). «Sono parole che rientrano nella normale dialettica tra grandi imprenditori e che non condizionano i rapporti tra le due società», il tentativo di ricucire lo strappo da parte di Marotta, nei panni di moderatore.
«Jovetic? Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco – ha detto infatti il direttore generale, in occasione della presentazione dello Juventus Club di Malpensa – Non sono ancora maturi i tempi, ma ciò non significa che non ci si dia da fare. Diverse società si devono ancora assestare e noi abbiamo iniziato a sondare alcune disponibilità, ma non è ancora il momento per fare annunci. Il nostro obbiettivo è consegnare la squadra più completa possibile a Conte per il ritiro estivo. Stiamo seguendo, quindi, vari profili con determinati aspetti tecnici-tattici. Su Jovetic, però, non ci siamo ancora mossi, anche se è un giovane calciatore molto bravo».
Non lo dice, ma i nomi degli altri ricercati sono i noti Ogbonna e Diamanti. Mentre, in secondo piano, pare quasi definito l’acquisto del senegalese Mbaye Diagne, classe 1991, attaccante che ha trascinato i dilettanti del Bra a la promozione in Seconda Divisione, segnando 23 reti. Per Jovetic, invece, toccherà lavorare fino alla fine.
«Fino alla fine» che sarà anche la frase impressa all’interno del colletto sulle maglie della Juventus nella stagione 2014-2015: delle oltre 6mila proposte indicate dai tifosi, è stata scelta questa, tramite votazione conclusa martedì.
Il cambio di slogan (dalla citazione bonipertiana al motto da stadio) può quindi avvenire, anche se – pensandoci- la filosofia bianconera potrebbe consentire un filo d’unione: «Vincere non è importante: è l’unica cosa che conta», «fino alla fine».
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]