“Senza ali non si vola”. Battisti e la sua celeberrima “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi” nelle orecchie, la dirigenza bianconera si sta concentrando sugli esterni. La priorità, ovviamente, resta l’attacco, ma su quel versante servono soldi che ora non ci sono. Dunque, si tergiversa; dunque, si pensa ad altro. E c’è di che pensare: oggi, alle 19, scadono i termini per accordarsi in merito alle comproprietà. Le società che non troveranno un accordo, andranno alle buste, scenario che la Juve sta cercando di evitare nella novantina di situazioni in ballo.
A parte le compartecipazioni minori (tipo Troisi che resta all’Atalanta o Pasquato all’Udinese) e quelle rinnovate che restano casi aperti (Ciro Immobile e Richmond Boakye, con il Genoa), è sulle corsie laterali che Marotta ed i suoi fidi hanno lavorato principalmente. Innanzitutto, è stato rilevato Asamoah, che da ieri è un giocatore della Juventus per intero. Per l’Udinese 9 milioni di euro, per il centrocampista un contratto fino a giugno 2017.
«Sono molto orgoglioso di essere al 100% bianconero – ha scritto il ghanese su Twitter – Ho fame di altri successi con la nostra “Vecchia Signora”: forza Juve». Con il club friulano, poi, è stata rinnovata la comproprietà di Isla, con la società di Agnelli gestrice del cartellino. Via libera, dunque, alla cessione all’Inter, che è interessata al cileno e, soprattutto, lo è da tempo a Koralov.
Ecco: piazzare Isla alla squadra di Mazzarri, semmai non esigendo tutti i 7,5 milioni di valutazione della sua “metà”, potrebbe facilitare la corda al serbo, a cui la Juventus pare decisamente attratta. Passato al Manchester City dalla Lazio nel 2010 per 18 milioni, l’esterno sembra in uscita, a maggior ragione dopo l’addio di Mancini e l’arrivo di Pellegrini. A semplificare la trattativa con i Citizens, una piacevole novità: la procura per il mercato italiano del giocatore è stata presa da Giuseppe Bozzo, immediatamente contattato dal club bianconero per informazioni e, si dice, addirittura per affidargli la delega a condurre l’operazione. Difficile che il City si accontenti di meno di 15 milioni: gira e rigira, attacco o esterni, sempre i soldi mancano.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]