Juventus, Marotta: “La rosa verrà rinforzata ancora”

L’operazione riscatto è partita. Ieri il raduno, oggi la presentazione delle nuove maglie, domani la partenza per il ritiro trentino di Pinzolo. La Juventus volta pagina con un obiettivo ben preciso: lasciarsi alle spalle l’ultima fallimentare stagione e tornare a vincere.

«Spero che la mia Juve sia bella e vincente – è l’auspicio di Gigi Del Neri -. Vincente in tutti i settori, sul campo e nel comportamento». Nonostante oggi sia arrivato il sesto acquisto, Marco Motta dall’Udinese, in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni -, la squadra resta un cantiere aperto. «I tempi sono quelli previsti – afferma il direttore generale, Beppe Marotta -. Abbiamo una rosa omogenea dal punto di vista tattico e tecnico. Al momento però è approssimativa in termini numerici, per questo avremo in ritiro tanti giovani. Da qui a fine agosto cercheremo così di rinforzarla in termini di qualità e valore assoluto, cogliendo le opportunità che di giorno in giorno si presentano».

Marotta però avverte: «Nessuna squadra è in grado di garantire il grande colpo ad effetto; è un mercato abbastanza fermo, le operazioni più frizzanti sono le nostre». Tradotto: sarà difficile assicurarsi un grande nome – da Dzeko a Pazzini, a Gilardino – a meno di riuscire a inserire nella trattativa qualche giocatore che non rientra più nei programmi o, in alternativa, a fare cassa, vendendolo. Uno degli indiziati è Diego, arrivato ieri al raduno con due ore di ritardo, come Amauri e Martinez giunti oggi, tutti comunque in accordo con la società. «Ora dovranno mettersi a lavorare sodo con gli altri – dice Del Neri – Per me Diego deve giocare dietro una punta, non dietro due attaccanti in un 4-3-1-2. Nel 4-4-2, per me giocherebbe in mezzo al campo».

Ad ogni modo, la nuova Juve avrà due caratteristiche ben precise: sarà giovane e italiana. «Vogliamo abbassare l’età media della squadra, con giocatori più giovani e italiani e contenere il costo del lavoro» afferma Marotta. Comunque la squadra che andrà in ritiro sarà molto diversa da quella definitiva. «Per ora – rileva Del Neri – abbiamo lavorato sulla difesa e sugli esterni; a centrocampo siamo belli tosti e in attacco – con Del Piero, Amauri, Iaquinta, Trezeguet più Diego – siamo qualitativamente buoni. Stiamo lavorando sui settori dove numericamente manca qualcosa». A chi obietta che non è la “vera” Juve, Del Neri risponde: «Entro 15 giorni avrò anche i reduci dal Mondiale a disposizione. Allenerò la Juve, non una squadra che non vedremo in futuro; tutte le società fanno cambiamenti in corsa. Ma io tratterò tutti i giocatori alla stessa maniera, li preparerò per il preliminare di Europa League. Alla base di tutto c’è il rispetto». «Gli scettici? La risposta verrà dal campo» concorda Marotta.

In ogni caso, la certezza si chiama ancora una volta Alessandro Del Piero, alla diciottesima stagione in bianconero. «Del Piero non sarà un part-time – prevede l’allenatore ex Samp -, non sarà un capitano non giocatore. Su di lui punto molto, se è in forma non ha rivali in questo campionato». E il capitano carica l’ambiente: «Ci sono tutti i presupposti per ripartire a lavorare a testa bassa, non vedo l’ora di iniziare».

[Redazione Nero Su Bianco – Fonte: www.nerosubiancoweb.com]

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