È solo calcio estivo, buono a riempire le calde nottate dei tifosi e le casse delle società, d’accordo. Però, i numeri non lasciano indicazioni positive, con tutti gli alibi e le scusanti di sorta. Esclusa la passerella con la rappresentativa valdostana, la Juventus ha affrontato 5 squadre, due in un solo tempo (Sassuolo e Milan, nel trofeo Tim), tre in gare regolamentari. Al di là dei 4 pareggi (poi 3 sconfitte ai rigori) e della figuraccia con i Galaxy, stona il bottino dei centravanti, che proprio bottino non può esser definito: 1 sola rete segnata, quella di Matri con gli americani.
È tutta la squadra che fatica a realizzare, a dire il vero: in totale 3 gol, con la botta di Asamoah contro l’Everton ed il rigore di Vidal contro l’Inter. Tuttavia, è dal reparto offensivo che tutti si attendono la spinta realizzativa, quella mancata la scorsa stagione soprattutto in Champions, nel momento clou con il Bayern Monaco. Niente allarmismi, ovvio: c’è ancora tempo. Ha tempo Llorente per portare il suo fisico possente ad una condizione accettabile per i ritmi di Conte. Ha tempo Vucinic per incanalare la rabbia di chi non vuole essere considerato un rincalzo in cattiveria letale sottoporta. Ha tempo soprattutto Tevez, difeso da tutti.
Dopo le belle parole spese nei suoi confronti direttamente dal tecnico, ecco il sostegno di Pavel Nedved, uno che non parla mai a caso. «Carlitos ha grande motivazioni ed un talento immenso – l’attentato di stima del Pallone d’oro ceco – Ho apprezzato tanto il suo aver dimostrato fin da subito di voler venire da noi. Ha detto che, se non lo avessimo chiamato noi, avrebbe smesso? Abbiamo parlato con lui già molto tempo fa: i campioni, quando vincono tanto, hanno bisogno di nuove stimoli e nuovi traguardi. Li ha trovati da noi, comunque: ha ancora tantissima voglia di giocare, di fare bene e questo entusiasmo si vede in allenamento». Dove ha evidenziato un certo agio negli schemi di Conte, cosa riprodotta pure in campo, dove si è mosso bene soprattutto in fase di costruzione, meno in quella finalizzativa. Ma c’è tempo anche per lui.
Difficilmente ce ne sarà mai per un clima scevro di polemiche tra la Juve e le altre grandi del calcio italiano. Nedved, infatti, non ha perso l’occasione per replicare al tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, secondo il quale in casa Juventus manca il senso dell’umorismo: «Noi le cose le prendiamo tutte sul serio e comunque non vogliamo essere simpatici, vogliamo essere vincenti. Questo è il nostro credo».
Punzecchiature estive.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]
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