Dzeko o Krasic, più u terzio sinisto, magariun centrale difensivo e forse pure uno di centocampo. Alla Juve hanno in mente tante operazioni, ma finché non partirà nessuno degli “indesiderati” non verrà chiuso nessun atro acquisto. In lista di partenza Grosso, Camoranei, Tiago, Giovinco, Zebin, Poulsen.
Ostaggio di un prezzo che l’ha messo fuori mercato, 35 milioni di euro, in soli quattrini, Edin Dzeko manda un segnale, forse l’ultimo, sperando che qualcuno lo levi dal Wolfsburg dove non vuole più stare: «Spero che tutto si risolva nei prossimi dieci giorni», diceva ieri sera a Napoli, prima dell’amichevole contro la squadra di Mazzarri. L’indirizzo è sempre quello: «Se verrò alla Juve? Vediamo, vediamo». Ma resta difficile, nonostante la volontà del giocatore: con il contratto ancora lungo, comanda la società, e i bianconeri l’hanno capito.
Beppe Marotta non ha fretta, ma per riaprire la strada che porta al bosniaco ci vorrebbe una decisa sterzata del club tedesco: cioè diminuire il prezzo e accettare anche il baratto con altri giocatori. Altrimenti, non se ne fa nulla. Che Dzeko voglia andare via a tutti i costi, l’ha ripetuto qualche giorno fa ai procuratori che ne stanno curando la mediazione con i bianconeri, e pure agli amici. Come ha raccontato ieri Miralem Pjanic, centrocampista del Lione e compagno di nazionale nella Bosnia: «Edin è molto determinato ad andarsene, anche in Inghilterra, è un giocatore di classe superiore».
Nell’attesa, da settimane la Juve sta già seguendo il piano B, che prevede di dirottare gli investimenti su un forte esterno di centrocampo e su un terzino sinistro. Per il primo ruolo, il preferito rimane il serbo del Cska, Milos Krasic. Ma pure in questa trattativa non si registrano balzi: il direttore generale bianconero preferisce aspettare, soprattutto di intascare i soldi da qualche cessione. Magari da quella di Christian Poulsen, chiesto dal Liverpool, per espresso desiderio di Roy Hodgson.
Ieri, a Milano, Marotta ha incontrato i rappresentanti della società inglese, annodando praticamente l’intesa sui 6 milioni di euro. Oggi Joern Bonnesen, l’agente del centrocampista danese, volerà in Inghilterra per trovare l’accordo: con buone possibilità e per la soddisfazione della Juve che scaricherebbe uno stipendio da 3 milioni a stagione. Questo lo stato delle cose, anche se ieri il procuratore, al solito, faceva finta di nulla: «Da parte della Juve non ho ricevuto alcun tipo di comunicazione. E io mi muovo solo su indicazione della società a cui il mio assistito è contrattualmente legato».
Lo farà oggi, appunto. Se pure sarà sigillata la vendita di Tiago all’Atletico Madrid, i bianconeri si metteranno alla ricerca di un centrocampista centrale, per ricomporre un quartetto, insieme a Felipe Melo, Sissoko e Marchisio. Sempre per il reparto vendite, si è registrato un interessamento del Birmingham per Camoranesi, che ha rifiutato l’Alicante. A giorni, verrà invece sistemato Giovinco, con il Parma favorito. Una volta perfezionate le prima uscite, toccherà al settore acquisti, nel frattempo congelato, come spiegava ieri Vlado Borozan, uno dei rappresentanti di Krasic: «Che ci sia già un accordo tra Juve e Cska per la cessione del giocatore è un’invenzione».
Non però l’intenzione della Juve di prenderselo: «L’interesse rimane – ha continuato Borozan – ma credo che la svolta possa esserci dopo ferragosto». Krasic, da settimane, sta sperando nella Juve: «Milos aspetta i bianconeri, anche se molte squadre lo vorrebbero prendere: il Cska Mosca ha fissato il prezzo, quindi è con loro che devono parlare». Il posto di lavoro da terzino sinistro, invece, difficilmente sarà di Dennis Aogo, parola sua: «Voglio rimanere all’Amburgo per tanti anni». Idem per il ds Bastian Reinhardt. «Non abbiamo ricevuto nessuna offerta e non abbiamo alcuna intenzione di affrontare l’argomento».
[Massimiliano Nerozzi – Fonte: www.nerosubiancoweb.com]