TORINO – Nonostante l’epilogo amaro, l’ultima stagione della Juventus non può che considerarsi ampiamente positiva. Due finali perse: Supercoppa Italiana e Champions League. Ma anche altri due titoli in bacheca per confermarsi per distacco la migliore squadra della Serie A. Con l’arrivo di Allegri i bianconeri hanno effettuato quel tanto atteso salto di qualità a livello europeo che ha permesso alla Juve di arrivare fino alla finale di Champions poi persa col Barcellona. A Berlino la stagione dei campioni d’Italia da eccellente poteva trasformarsi in trionfale, la migliore annata di sempre per il club bianconero, ma il 3-1 incassato non ha comunque cambiato le idee di una società che aveva già bene in mente la strategia da adottare in vista di questa estate: cambiare tanto per iniziare subito un nuovo ciclo.
Rifondare dopo una stagione quasi inimitabile è il presupposto sul quale la Juventus ha deciso di ripartire per evitare cali di tensione e crolli vertiginosi delle prestazioni come, ad esempio, accadde all’Inter subito dopo l’anno del Triplete. Da qui la decisione di definire un paio di acquisti – Dybala e Khedira – a stagione ancora in corso e rivoluzionare del tutto un attacco che con quello dell’ultima stagione avrà quasi nulla in comune.
Alvaro Morata, Carlos Tevez, Kingsley Coman, Alessandro Matri e Fernando Llorente. Questi i cinque attaccanti a disposizione di Allegri nell’ultima stagione. Un reparto smontato e in fase di ricostruzione con il canterano del Real Madrid come unico punto di raccordo tra la vecchia e la nuova squadra. Per gli altri, invece, è tempo di una nuova avventura. Matri è già tornato al Milan alla ricerca di una nuova sistemazione. Tevez vuole a tutti i costi tornare al Boca Juniors e aspetta che i due club trovino un accordo. Llorente, già sostituito da Mandzukic, spera di tornare in Spagna ma per ora è cercato con insistenza solo dal Monaco. Infine Coman, giocatore che verrà ceduto in prestito per acquisire esperienza.
Operazioni in uscita che vanno di pari passo con quelle in entrata. Zaza e Berardi, così come Dybala, porteranno freschezza e nuove motivazioni a un reparto avanzato che il prossimo anno potrà contare anche su un ‘vero’ numero 10 (si tratta Oscar del Chelsea). Mandzukic si giocherà il posto da titolare con Morata e, perché no, a volte scenderà in campo proprio con lo spagnolo in un attacco che sarà numericamente più fornito rispetto a un anno fa.
[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]