«La cosa migliore da fare è dimenticare il passato – suggerisce Bonucci – E, per quanto mi riguarda, le parole d’ordine, che ci devono accompagnare per tutta la settimana, sono sette: fame, fame, fame, fame, fame, fame, fame». Più esplicito, l’ex Bari, non poteva essere. Grinta nelle parole del difensore, fiducia moderata in quelle di Buffon. «Quel che mi fa ben sperare è che abbiamo grandi margini di miglioramento riguardo le reti incassate: l’autocritica deve esserci per avere stimoli in più ma non può diventare autolesionismo, altrimenti non si va da nessuna parte – la riflessione del portiere “bianconerazzurro”, che “critica” i critici – Quando qualcuno tocca male la palla o io sbaglio un rinvio e dopo 10 minuti sento rumoreggiare, sorrido: vuol dire che non si ha coscienza di quello che stiamo facendo».
Che non è poco, a dispetto della scarsa considerazione dei media: «Sul nostro inizio di campionato hanno storto il naso in molti. Numeri alla mano, però, in 10 partite, abbiamo ottenuto 7 vittorie e 3 pareggi. E – aspetto che ci fa sentire più forti – abbiamo sempre reagito in ogni momento difficile, ad ogni svantaggio. Se questo si può definire “periodo grigio”…».
In campionato, gettando uno sguardo alla classifica, non si può che concordare con Buffon. In Champions, no: 2 punti dopo aver affrontato Copenaghen e Galatasaray, che sono state sommerse di gol dal Real e non sono il Chelsea e lo Shakhtar (avversari nei primo due pareggi della scorsa stagione), sono un bottino misero.
E, del resto, il capitano ammette che «ci aspettavamo qualcosa in più a livello di punti» e mette i guantoni avanti: «Non puntiamo a vincere la Champions: significherebbe deragliare rispetto al nostro obiettivo. Che è confermarci e, se possibile, migliorare il risultato dell’ultima edizione».
In Italia, invece, si punta al Tris: «Per lo Scudetto temiamo Roma, Napoli e sinceramente anche l’Inter – l’ammissione di Buffon – Credo che quest’anno non mancheranno le rivali: ne siamo consapevoli e per questo dobbiamo schiacciare sull’acceleratore per tornare ad essere primi e creare un margine di distacco con le altre. Sempre che questo sia possibile, visto il rendimento di Roma e Napoli». Che sono anche le vere avversarie per Bonucci: «Con questa “Super-Roma” e questo Napoli forte, il campionato, già da ora, sta mandando segnali precisi su quali squadre temere di più. Ma noi ci siamo, come dimostrato contro il Milan, quando abbiamo reagito allo 0-1 dopo appena 30 secondi. Quello è stato un bellissimo segnale di una Juve che non molla mai». E che è affamata, con moderazione.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]
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