«Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver esercitato in data odierna il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore Peluso dall’Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A., a fronte di un corrispettivo di € 4,8 milioni che sarà versato in due esercizi».
Il comunicato del club bianconero ha detto tutto: il primo movimento ufficiale della Juve, a parte l’arrivo già programmato di Llorente ed in una settimana che sarà caldissima per le scadenze delle comproprietà, porta il nome del buon Federico. Che è stato fortemente voluto da Conte lo scorso gennaio per sopperire all’assenza di Asamoah ed è stato fortemente confermato da Conte a fine stagione, dopo le belle prestazioni in reazione all’avvio deprimente.
Con l’Atalanta, nella persona del d.t. Pier Paolo Marino, Marotta ha anche trovato un’intesa per per definire la comproprietà dell’attaccante Manolo Gabbiadini: si dovrebbero evitare le buste e la Juve pare intenzionata a riscattarlo per una cifra intorno ai 5 milioni. Poi, si deciderà il suo futuro. Quello di Peluso, invece, sarà bianconero fino al 30 giugno 2017.
Data evocata spesse volte in questi giorni, perché scadenza del contratto di Claudio Marchisio. Più che degli attaccanti in arrivo, si parla del “Principino” in uscita. Perché, essenzialmente, si è capito che la Juve non ha le disponibilità economiche per competere con i club inglesi, pronti a mettere sul tavolo della trattative i milioni necessari.
Ecco perché Higuain è praticamente fuori portata, Tevez appare possibilista (costerebbe “solo” 15 milioni) e Jovetic dipende dall’accettazione della Fiorentina ad inserire qualche contropartita. Costretta ad arrangiarsi, la società di Agnelli potrebbe ragionare in altro modo vendesse un pezzi pregiato. E la novità è che Marchisio è considerato tale, ma – a differenza di Pogba e Vidal – non giudicato incedibile.
«Solo se ci pervenisse un’offerta stratosferica, valuteremmo una sua cessione», non proprio una difesa convintissima, quella di Marotta. Che, in pratica, lascia la porta aperta: “Venghino, signori, venghino, ma solo con un bel bottino!”.
Di routine, le altre affermazioni: «La Juve non ha mai pensato di vendere Marchisio, né ora né mai. Nel settembre 2012, la società ha prolungato il contratto al giocatore sino al 30 giugno 2017, ritoccandone l’ingaggio. Mi pare che questa sia la dimostrazione più evidente di quanto sia importante per la Juve». Si narra, comunque, che il dg abbia telefonato al centrocampista per tranquillizzarlo: in privato, visto che in pubblico ha attirato i suoi corteggiatori.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]
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