A tre giorni dalla finalissima di Champions League, Zinedine Zidane, tecnico del Real Madrid, é intervenuto in conferenza stampa
MADRID – Il tecnico del Real Madrid, Zinedine Zidane, mostra sicurezza e tranquillità nelle parole della conferenza stampa di ieri. Il tecnico transalpino ha detto che la finale é al 50% e che non é d’accordo con chi dice che la Juve attacca meglio di loro e loro difendono meglio. Juve e Madrid sono due grandi squadre, le migliori di questa Champions.
Sono arrivate in finale perché l’hanno meritato e hanno vinto Liga e Serie A. Per questo, secondo lui, sarà una partita interessante. Ha poi identificato in Paulo Dybala l’uomo più importante per gli equilibri tattici della Juve e per la qualità che porta alla manovra dei bianconeri, affermando che per lui Dybala sia l’uomo più pericoloso della Juventus sul piano offensivo. Ma non è solo: ci sono anche Higuain e Alves. “Si parla sempre di questi ma è come da noi: vengono nominati sempre gli stessi ma dietro c’è una grande squadra”.
Passato e futuro
Sul suo passato bianconero le domande non potevano non riguardare la famosa finale del 1998, persa proprio contro il Real Madrid. Ha glissato dicendo che in quel momento si è sentito “Jodido”, gergo spagnolo che significa “fottuto”. Ha risposto sul suo futuro:
“Io qui sto benissimo e voglio restare. Ho ancora un anno di contratto ma so bene che tutto dipende dei risultati. Il futuro è sabato. Allenare la Juve? Penso solo alla finale. Per il resto dei miei 5 anni in bianconero ho dei bei ricordi, questa è una partita speciale, sì”.
Molte poi le domande sulla formazione, in particolare sull’utilizzo di Bale o Isco. Ha risposto in modo abbastanza diplomatico.
“L’importante è che stiano tutti bene, compreso Gareth. Che ha una gran voglia di giocare, e non potrebbe essere altrimenti. No, non ho deciso ma so quello che devo fare. Il problema per me è un altro: mandare in tribuna 4-5 ragazzi che hanno dato tutto per l’intera stagione. Questo è ciò che mi fa star male”.
Venerdì ultima conferenza stampa, alla vigilia della finale.