Prolungamento sì, prolungamento no. Clausola rescissoria si, clausola rescissoria no. Hai voglia a pensare all’Inter, a progettare la trasferta di Monaco: alla Juventus è sempre Conte al centro di ogni discorso. Nelle ultime ore è circolata voce di un inizio delle trattative per il rinnovo del tecnico leccese, che ora ha un contratto di 3 milioni di euro (il più oneroso in serie A) con scadenza nel 2015.
Perché scervellarsi, quando i tempi sono ancora lunghi e dopo il fresco ritocco della scorsa estate? Perché – si dice – Agnelli è stato spaventato dalle ottime valutazioni esternate dalla Spagna (Real Madrid) e soprattutto dall’Inghilterra (Chelsea) ed ora vorrebbe tutelarsi. Come? Facendo lievitare l’ingaggio dell’ex capitano, protraendolo fino al 2017 e sigillandolo con una clausola rescissoria sui 20 milioni.
Non una novità, quest’ultima, per gli allenatori. I precedenti riguardano due nomi eccellenti: Mourinho era “protetto” da 10 milioni, ma Moratti – come sempre, fin troppo elegante – non impuntò i piedi quando il portoghese emigrò a Madrid; Villas Boas era vincolato ad una rescissione di 15 milioni, pagati per intero da Abramovich. E sarebbe proprio il magnate russo ad allarmare la dirigenza bianconera.
Solo parole ed indiscrezioni, però, per adesso. Perché chi di dovere ha puntualmente smentito tutto. «Una clausola per trattenere il mister? Direi proprio di no – ha puntualizzato Giuseppe Marotta, seppur con un condizionale che non chiude l’argomento – Il suo rapporto con tutta la dirigenza è ottimo. Non ci sono assolutamente delle crepe che possano far pensare a un cambio, non c’è bisogno di cambiare bandiera: Conte ha dentro di sé ha un’identità tanto forte che lo porta ad ambire a risultati ancora più importanti con la Juventus. Credo proprio che il nostro rapporto proseguirà per molti anni ancora».
Adesso, come il direttore generale ha suggerito, si deve pensare ad altro («Rimaniamo concentrati su questo finale di stagione, che ci vede impegnatissimi sia in campionato sia in Champions»): non al rinnovo del tecnico («Non c’è all’orizzonte nulla di nuovo»), non al già incandescente mercato mediatico: «Credo che al momento vada elargito il riconoscimento a questo gruppo che ci ha dato grandi soddisfazioni. Del mercato parleremo più avanti…»).
Prolungamento o clausola, sicuramente con Conte.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]