Arrivederci Marchisio, buongiorno Pogba. Centocinquanta secondi dopo esser subentrato proprio a Marchisio, il francese ha lasciato il segno, inaugurando la stagione del gol bianconera. Sarà lui a surrogare il centrocampista azzurro, ma lo si può ancora seriamente definire “sostituto”, il capitano della Francia campione del Mondo undr20?
«Nel weekend il Bayern ha tenuto Robben in panchina e il Chelsea Mata – ha sottolineato Conte – Se vogliamo crescere come squadra, dobbiamo avere delle alternative di grande livello: Paul è in crescita esponenziale, sarà dura tenerlo fuori». Molto dura, con o senza Marchisio, in qualsiasi contesto.
Già, perché Pogba è tipo da non farsi condizionare da nulla, manco da uno stadio per qualche minuto sequestrato da una frangia razzista. «Li abbiamo sentiti, sono degli ignoranti – ha dichiarato il francese, in merito ai beceri cori rivolti a lui, Asamoah ed Ogbonna sul finire della Supercoppa –
Cosa potevo fare? Ero solo contro 30.000 tifosi. Fanno così pur avendo dei neri nella loro squadra: è una mancanza di rispetto anche nei confronti dei loro giocatori. È una situazione spiacevole, ma io gioco, resto concentrato sull’obiettivo». Che è continuare a vincere. «Firmerei per continuare a conquistare quello che abbiamo raccolto in questo biennio», le parole di Conte. Uno che a Tevez «ricorda Ferguson» ed a Lichtsteiner piace perché «grida e richiama anche quando la squadra gioca bene: questo ci esalta».
Difficile che la Juve perda la fame con tale condottiero in panchina.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]
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