Juventus-Torino: torna il derby più antico d’Italia

Sabato sera torna il derby più antico d’Italia, la prima volta fu giocato domenica 13 gennaio 1907 al Velodromo Umberto I e il Torino batté la Juventus 2  a 1 con gol di Federico Ferrari-Orsi e Hans Kaempfer, mentre per i bianconeri su rigore segnò Ernesto Borel. Manca da tre stagioni il derby della Mole e poco importa se fra le due squadre ci sono diciassette lunghezze di differenza, con i bianconeri che in classifica hanno più del doppio dei punti dei granata, perché il derby è la partita che tutto annulla e tutto azzera. Il Torino ha la seccatura che domani dovrà disputare il quarto turno di Coppa Italia con il Siena, mentre la Juventus entrerà nel torneo solo agli ottavi di finale. Questo non dovrebbe comportare grandi problemi, infatti, molti giocatori granata neppure partiranno per la trasferta in Toscana, fra quelli che rimarranno a casa, salvo ripensamenti dell’ultimo istante, ci sono Gillet, Darmian, Glik (rimessosi dalla violenta nonché fortuita zuccata con Toni), Ogbonna, Gazzi e Bianchi. Non che il Torino voglia snobbare la Coppa Italia o il Siena, ma come dare torto a Ventura per questo turnover visto che alla società granata è stata negata la possibilità di giocare in altra data la partita? Che diamine! Il derby è il derby, in campo ci vogliono gli uomini migliori e non affaticati più che dalla partita infrasettimanale dal viaggio non del tutto agevole vista l’ubicazione della meravigliosa cittadina toscana.

Il risultato di Juventus – Torino sulla carta sembrerebbe scontato poiché il divario fra le due squadre è oggettivamente enorme. Non deve fuorviare il fatto che i bianconeri sono reduci dalla sconfitta con il Milan e i granata dal bello e convincente pareggio sul piano del gioco con la Fiorentina e neppure che si affronteranno due delle difese migliori di questo torneo, la squadra di Conte ha fin qui incassato dieci reti e quella di Ventura quattordici e sono rispettivamente prima e quarta di questa classifica. La differenza che salta subito agli occhi fra Juve e Toro è in attacco: ventinove i gol segnati dai bianconeri con una media di 2,07 a partita e quindici quelli granata che equivalgono a 1,07 a gara. Entrambe le squadre hanno un sistema di gioco ben definito e sono organizzate, ma i bianconeri hanno una facilità superiore a passare dalla fase difensiva a quella offensiva e la qualità dei giocatori permette loro di saltare l’uomo con facilità e verticalizzare sfruttando i movimenti senza palla per aprire le difese avversarie, le accelerazioni e gli inserimenti dei vari Vidal, Vucinic, Pirlo, Marchisio, giusto per fare qualche nome a caso. Ma sabato sera si gioca il derby e quindi spesso le considerazioni sulla diversità dei valori in campo vengono poi smentite, basta ricordare cosa accadde il 27 marzo 1983 con il Torino che ribaltò la situazione dal due a zero a sfavore alla vittoria per tre a due in tre minuti e quarantun secondi, il popolo granata passò dalla delusione al rischio infarto per eccesso di gioia dopo che Dossena, Bonesso e Torrisi trafissero Zoff, vanificando i gol di Rossi e Platini.

La sconfitta più bruciante per la Juventus accadde il 17 novembre 1912 quando il Torino le rifilò ben otto gol a zero (tripletta di Eugenio Mosso III,  doppiette di Francisco Mosso I e Enrico Ruffa e altra rete di Enrico Debernardi I) e al ritorno finì con un’ altra goleada sempre con i granata vincenti per otto a sei (tripletta di Enrico Debernardi I, doppietta di Guido Debernardi II, altre reti di Eugenio Mosso III, Adolph Bachmann II
e un autogol di Bodo, mentre i marcatori bianconeri furono Billy Ayers con una doppietta, Charles Comte e Poggi con una tripletta). La sconfitta peggiore per il Torino avvenne il 20 aprile 1952 per sei a zero (gol di John Hansen doppietta, Karl Aage Hansen, Pasquale Vivolo e Giampiero Boniperti altra doppietta). Facendo un salto in tempi più recenti l’ultimo derby è stato giocato il 7 marzo 2009 e fu vinto dalla Juventus con gol di Chiellini, per trovare il Torino vincente invece si deve risalire al 9 aprile 1995, quel Juventus-Torino finì due a uno (gol di Rizzitelli, autogol di Maltagliati e  altro gol di Rizzitelli).

Di ricordi e di episodi legati alla stracittadina se ne possono citare a bizzeffe visto che se ne sono già giocate centottantaquattro fra campionato e coppe. Il maggior numero di successi lo vanta la Juventus con 75, i pareggi sono stati 54 e le vittorie del Torino 55, i gol segnati dai bianconeri 266 e quelli granata 232. Il più delle volte la Juventus arrivava al derby guardando dall’alto verso il basso il Torino, ma per quanto i granata potessero partire sfavoriti sempre o quasi hanno provato a metterci grinta e orgoglio per regalarsi e regalare ai propri tifosi la gioia della vittoria. Determinazione, ferocia, voglia di buttare il cuore oltre l’ostacolo è il modo giusto e unico per affrontare il derby e pazienza se lo Juventus Stadium sarà una bolgia bianconera, perché i posti riservati ai tifosi del Toro sono pochissimi, in campo ci vorranno undici uomini consapevoli di indossare la maglia granata e quello che comporta onorarla. Se Gillet, Ogbonna, Gazzi e Bianchi riusciranno a trascinare i compagni e se tutti i giocatori avranno un po’ della grinta che ci mettevano nei derby i vari Bruno, Policano e Annoni, rivedere quei filmati potrebbe essere il migliore degli allenamenti, allora a prescindere dal risultato finale il Toro uscirà a testa alta dal centottantacinquesimo derby della Mole.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]

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