La vittoria di domenica col Crotone ha decretato la Juventus campione d’Italia. I bianconeri però, dopo scudetto e Coppa Italia, hanno ancora una gara da vincere assolutamente
TORINO – Nervi tesi, nervi saldi. La Juventus ha vinto ancora, è vero, ma i festeggiamenti sono stati ridotti al minimo. Bisogna rimanere concentrati sul pezzo per portare a termine nel migliore dei modi anche l’ultima impresa, quella della Champions League, che a Torino manca da 21 anni. É difficile riuscire a restare concentrati quando vinci due trofei e vorresti staccare un po’ la spina, quando i media ti bombardano, ma la Juventus non può permettersi altri scivoloni. Perché cinque finali perse su sei di Champions League è un brutto score, non da Juventus che in Europa ha dimostrato di essere in parte perseguitata dalla sfortuna.
La gara con il Bologna
In mezzo alle gare con Crotone e Real Madrid c’è quella con il Bologna. Probabilmente i bianconeri faranno rifiatare qualcuno e potremo vedere in campo gente che ha avuto un minutaggio esiguo come Mattiello ad esempio, oppure Kean, Leris, Audero, Neto. Possibile il ritorno in campo di Sami Khedira che si è riunito al gruppo e ha svolto già alcuni allenamenti con la squadra. Il suo stato fisico verrà valutato in questi giorni.
Improbabile invece il ritorno in campo di Daniele Rugani che non è ancora del tutto recuperato. Il suo recupero è in dubbio anche per la finale di Cardiff, ma la Juventus difensivamente conta un arsenale difensivo di altissimo livello.
Gli allenamenti a Vinovo riprenderanno oggi. Massimiliano Allegri ha concesso due giorni di riposo ai suoi uomini per rifiatare dallo stress fisico e mentale.
Finale di stagione
Due gare soltanto separano i bianconeri dal termine della stagione. Il gruppo è maturo, il 4-2-3-1 sembra aver restituito a Madama l’orgoglio di appartenere ad una società gloriosa. Tutti mentalizzati verso un unico obbiettivo, come dice Allegri, come recita lo slogan bianconero di Giampiero Boniperti: “Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”.