Numeri decisamente impressionanti. Uno su tutti, quello relativo allo score casalingo: nel suo catino, la truppa di Conte non ha lasciato manco le briciole ai malcapitati ospiti finora presentatisi a Torino. Undici partite e 33 punti: 100% garantito. La legge dello Stadium non ha perdonato il Milan (3-2 ad ottobre), il Napoli (3-0 a novembre), la Roma (3-0 a gennaio) ed ultima l’Inter (3-1 a febbraio): tutte le “grandi” arrivate a sfidare la Juve sono tornate a casa dopo aver incassato tre schiaffi in pieno viso. Trattamento senza distinzione di sorta per “Madama”, nella sua terza versione contiana, sempre più offensiva: in campionato, non a caso, va a segno da 35 gare consecutive. L’ultimo passaggio a vuoto, un anno fa: 1-0 a Roma, gol di Totti. Totti che insegue il suo record di reti in serie A, Vidal che è vicinissimo a quello relativo alle marcature di un centrocampista.
Già ad 11 centri dopo appena 22 giornate, il cileno è ad un passo dal tetto toccato da Rui Barros (Juventus 1988-89) e Massimiliano Allegri (Pescara 1992-93), entrambi a fermatisi a quota 12. Per ora, ha raggiunto al secondo posto Gaetano D’Agostino (Udinese 2008-09), Pavel Nedved (Lazio 1997-98) e David Platt (Bari 1991-92), oltre ad aver superato il suo primato personale stabilito la scorsa stagione ed in quella dell’esplosione al Bayer Leverkusen. Da quando è arrivato a Torino, per “King Arthur”, 38 gioie così ripartite: 28 in A, 8 in Champions, 1 in Coppa Italia ed 1 in Supercoppa.
Segnerà anche in Europa League, Vidal? Di sicuro non potrà farlo Quagliarella, che nella lista consegnata all’Uefa non c’è proprio. «L’ha presa non benissimo – il commento del procuratore, Giuseppe Bozzo – Fabio è sereno. Anzi, serenamente arrabbiato, perché forse avrebbe meritato più rispetto dopo tutto quello ha fatto per la Juventus. É sempre stato in silenzio e probabilmente anche questa situazione la vivrà senza polemiche, come le tante panchine che ha fatto anche in momenti brillanti».
Non ci sarà nella nuova avventura europea, quindi, l’uomo con la miglior media realizzativa in campo internazionale del gruppo di Conte: «Anche grazie ai suoi gol, la Juventus è andata avanti in Champions lo scorso anno – ha infatti sottolineato l’agente- Dalla Juventus ha ricevuto tanto, ma ha anche dato tanto, perfino un ginocchio! Se questa è una specie di punizione per non avere accettato i trasferimenti nel mercato di gennaio, mi dispiace. I suoi non erano i capricci di un ragazzino, ma la volontà di un campione che sente di poter dare ancora qualcosa a questa squadra. Ora andrà avanti, senza diminuire il suo impegno».
Ma con l’umore nero dell’unico juventino senza stimoli.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]
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