Juventus: tra rinnovi e l’obiettivo 100 punti

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logo-juventusTre Scudetti di fila, terza Stella anche per la Lega (ma Agnelli fa sapere che la porrà sulle maglie «solo quando le altre squadre giungeranno alla seconda»). Adesso, tre pilastri da difendere. La Juve si riposa in vista dell’attacco al record dei 100 punti, ma intanto pensa al futuro. Ci sarà di certo ancora Andrea Pirlo: il rinnovo è cosa fatta, manca solo la firma. «Quando gioco, mi diverto, non sento stanchezza o fatica – le parole del regista bianconero a L’Equipe – Quando non proverò più piacere, sarà ora di fare qualcos’altro». Se ne riparla tra un paio di anni: prima un biennale con “Madama”, poi chissà. «Un’avventura all’estero in futuro? Perché no?». Chi alla Juve al suo posto? Il regista indica due nomi: «Verratti è bravissimo nello stretto, ha molto talento, è giovanissimo, ma gioca in una grande squadra: il futuro è suo; Pogba è destinato a diventare un grandissimo campione, ha ancora margini di crescita».

Già, Paul: resterà a Torino? Il futuro è tutto da vedere, il presente è bianconero: «Sono qui a Torino e sono felice, soprattutto perché posso giocare con compagni di grandissimo valore come Vidal, Buffon, Pirlo». Per il “21″ ricambio di stima: «Stare al suo fianco è grandioso: ogni giorno imparo da lui, lo guardo giocare e mi diverto. É un top player ormai da molti anni: quando lo guardi, vorresti solo essere come lui». E continuare a migliorare: «Devo decisamente perfezionare i colpi di testa in attacco, perché sono alto e devo cercare di fare più gil. Devo migliorare in tutti gli aspetti, per essere un giocatore completo». Non sul piano caratteriale, però, visto come si dimostra tranquillo e deciso allo stesso tempo, pure quando attacca: «Al Manchester United mi hanno tenuto fuori dalla prima squadra perché dicevano che me ne volevo andare. Questa è mancanza di rispetto. Ferguson mi disse che avrei giocato e invece non mi ha mai fatto giocare: mi sono allenato da solo in palestra per una settimana».

Tutto un altro rapporto, quello con Conte. Che contro l’Atalanta ha ottenuto la vittoria numero 100 da quando allena la Juve: «Per me è un orgoglio: i numeri sono straordinari. 267 punti in 3 anni. E mancano due partite alla fine della terza stagione. Non sono cifre facilmente migliorabili». Un indizio sulla sua prossima partenza? «I numeri dicono molto di queste tre stagioni. Ora ci sono valutazioni da fare con la società, perché per certi aspetti la storia della Juve diventa un handicap: il tifoso vince in Italia e automaticamente vuol vincere in Europa. Però non è semplice in questo momento, per tanti motivi. Bisogna capire tante cose».

Dalle sue successive parole si intuisce un accenno di saluto: «Sono stati tre anni intensi e stancanti, anche per i miei cari, che sanno cosa ho messo in questo percorso. Qualunque cosa succeda, la Juve sarà sempre la mia casa: qui sono in famiglia. Dobbiamo parlarci in maniera serena ma chiara, con persone con cui ho un rapporto proprio speciale». Se partirà, non si potrà dire non lo aveva anticipato.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]