«Lasciamoli chiacchierare». Di mercato o di insinuazioni, non importa: la linea della Juve è quella dell’indifferenza. La testa è al campo, allo Stadium: stasera è sfida capitale con la Roma. «Lasciamoli chiacchierare»: a modo loro, esprimono lo stesso concetto, Conte e Marotta, nei rispettivi campi. Il mercato rimbomba l’interesse degli sceicchi parigini per Pogba ed il direttore generale replica quasi seccato: «Non c’è altro da aggiungere a riguardo: noi non abbiamo nessuna intenzione di vendere Pogba. Al contrario, siamo intenzionati a rinnovargli il contratto».
Da Roma giunge il vento delle malelingue e l’allenatore si tiene fermo: «Gli aiutini alla Juventus riportati da Totti e De Rossi? La prendo sul ridere, perché è giusto così quando ci sono chiacchiere da tifosi. Non ci sono riposte giuste a chi fa queste affermazioni. Anzi, io insegno che le risposte devono essere sempre sul campo, che ha reso giustizia alla squadra più forte. Le chiacchiere stanno a zero e servono solo ad aumentare polemiche che non hanno niente a che fare col calcio: vedremo sul campo chi avrà più voglia di vincere».
Juve decisa nelle convinzioni, non del tutto negli uomini: «Ho tre pensieri, tre da valutare: Pirlo, Barzagli e Tevez. Considererò il tutto e poi prenderò le giuste decisioni con la serenità di avere un gruppo straordinario». A sensazione, ci saranno tutti e tre in campo dall’inizio. E dall’altra parte?
«Che Roma mi aspetto? Saranno in campo due squadre che vorranno vincere, le parole le porterà via il vento, vedremo sul campo chi avrà più voglia di vincere e adottato la strategia migliore. lcio. Perché avevo pensato la Roma fra le protagoniste? Il percorso della Juventus e della Roma sono molto simili, iniziato tre anni fa. I giallorossi stanno facendo lo stesso percorso nostro. Noi abbiamo bruciato le tappe: in due stagioni, abbiamo vinto due Scudetti e due Supercoppe. La Roma ha avuto più sfortuna e forse meno bravura nelle scelte sul mercato e degli uomini per la ristrutturazione: non dimentichiamoci che la Roma in questi anni è quella che ha investito di più, a testimonianza che c’è un progetto serio».
Progetto che aveva bisogno della seria competenza di Garcia: «Mi ha stupito il fatto che si è integrato benissimo in una realtà molto difficile come quella di Roma – l’elogio di Conte – Me ne ero già accorto quando eravamo ospiti a Trigoria per la Supercoppa: ho avuto l’idea di una persona molto scaltra, che si è resa conto della situazione in cui si trovava, una squadra che veniva da due stagioni da dimenticare e giocatori contestati. Onore a lui». E c’è già, addirittura, chi parla del tecnico francese come successore di Conte sulla panchina bianconera. Decisamente, basta parlare…
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]