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Juventus: voglia di riscatto all’Olimpico

Dal Bayern alla Lazio, da chi l’ha recentemente eliminata dalla Champions a chi a gennaio l’ha cacciata dalla Coppa Italia: non servono motivazioni in genere per stimolare fame di rivalsa dopo una delusione, non servono assolutamente alla Juventus. Che nel posticipo scende in campo a Roma, dove ha perso tra coppa e campionato due volte nel giro di due settimane ad inizio anno, dove incontra la formazione di Petkovic che non è stata capace di battere in 3 occasioni questa stagione e dove deve dimostrare di aver dimenticato il sogno europeo e di saper rituffarsi mente e corpo alla realtà italiana.

Ci saranno strascichi dopo la doppia sconfitta per mano del Bayern? Il dubbio verrà sciolto all’Olimpico, il dubbio non esiste per Conte. «Perchè l’eliminazione dovrebbe toglierci delle sicurezze? Noi sapevamo benissimo che gli obbiettivi reali erano quelli della qualificazione in Champions e di provare a vincere lo Scudetto – ha detto il tecnico leccese – Quindi, penso che stiamo rispettando i nostri impegni. Riguardo al Bayern, poi: penso che in questo periodo sia una squadra devastante. Prima di giocare contro di noi aveva battuto 9-2 l’Amburgo, ieri dopo 25 minuti era già 3-0, ha 20 punti di distacco sul Borussia Dortmund che è l’altra semifinalista di Champions. Dunque, non penso che da questo confronto usciamo ridimensionati, piuttosto abbiamo capito che c’è sicuramente da lavorare tanto per crescere e per competere per certi traguardi. Bisogna prenderla in maniera molto serena, come abbiamo fatto».

Ironia della sorte, prima avversaria dopo il Bayern è l’altra squadra italiana arrivata più avanti in Europa. «Non abbiamo ancora battuto la Lazio? C’è sempre una prima volta. Sarà una sfida importante, tra l’altro si incontrano le due squadre che hanno giocato di più quest’anno».

Ma nessun pensiero al risparmio di qualche giocatore. «Scenderà in campo chi sta meglio. Con così poche partite dalla fine, non ci sono gerarchie: cercherò di schierare la squadra più in forma, questa è la miglior gestione possibile».

Ergo, dovrebbero prevalere Pogba su Marchisio, Peluso sul rientrante Caceres al posto di Chiellini, Quagliarella su Matri al fianco di Vucinic. Il montenegrino è uno dei due suoi uomini citati da Conte («Le critiche su di lui mi dispiacciono, perché si continua a guardare al singolo e quindi non si è ancora capito che si vince e si perde da squadra»), l’altro è stato Vidal («Se oggi dovessero dirmi di scegliere a chi rinunciare, io non rinuncerei a nessuno dei miei giocatori»).

A Roma, poi, la Juve avrà uno stimolo in più per cercare il bottino pieno: vincere significherebbe guadagnare altri due punti sul Napoli, che ha strappato un pareggio contro il Milan, avversario dei bianconeri domenica sera. «Può ancora accadere di tutto, lo insegna la storia – ostinato, ha ripetuto l’allenatore pugliese, anche se prima della sfida di ” San Siro” tra seconda e terza – Fossi in Mazzarri od in Allegri crederei alla rimonta, senza dubbio. Se non avessimo centrato 4 successi consecutivi, imponendoci sui campi ostici di Bologna e Milano, ora avremmo un vantaggio dimezzato, con parecchie partite importanti ancora da giocare. Dobbiamo stare attenti, quindi, perché solo noi possiamo scivolare, non chi insegue…».

E la Juve, a Roma, deve ripartire, non inciampare.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]

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