Grande bomber e grande professionista, Miroslav Klose, il centravanti biancoceleste, nonostante i suoi 33 anni si sta confermando come uno degli attaccanti più forti in circolazione e perchè no (parlano i numeri), anche di tutti i tempi. Ieri sera ha ben figurato nell’amichevole che la sua Germania ha disputato contro il Brasile e proprio in occasione dell’affascinante match, Miro ha rilasciato un’intervista alla tv online della federazione tedesca, riportata sulle pagine della Gazzetta dello Sport a firma Marco Degl’Innocenti.
Prime impressioni italiane? “Mi sono dovuto adattare a come vanno le cose nel ritiro.Ora ho conosciuto i ritmi italiani,che sono un po’ più tranquilli, un po’ più trascinati. Da noi è un po’ diverso”.
Come si trova alla Lazio? “La squadra mi ha accolto in modo fantastico. Abbiamo una rosa molto ampia, con molti giocatori, il che è forse un po’ problematico in allenamento, il contrario di quanto accade in Germania. Ma il tutto è molto armonioso. La qualità della vita per molti giocatori è al primo posto. La vita è semplice: dormire a sufficienza, poi più tardi ci si allena. All’inizio bisogna abituarcisi, ma credo che quando dopo un po’ di tempo uno ci si è abituato diventa normale”.
Differenze con la Germania? “Per esempio in ritiro non si fa una vera colazione. Alla mattina i calciatori bevono semplicemente
un espresso, un cappuccino,mangiano un cornetto ed è tutto. In Germania non ci si è abituati, perché da noi si
dice che bisogna fare una buona colazione per poter affrontare la giornata senza fatica”.
Bierhoff raccontava che in Italia per i giocatori, ogni tanto, c’era un bicchiere di vino ai pasti. “Assolutamente no, ogni tanto
in ritiro a mezzogiorno, di più a cena, si beve un bicchierino di vino rosso o bianco.Chi vuol bere un birrino se
lo beve. È del tutto normale».
Quali sono le sue aspettative con la Lazio in Serie A? “Poter giocare un buon calcio e riuscire più velocemente possibile
a stabilirci in alto”.
Lei ha al suo fianco Cisse che ha cambiato tante squadre e paesi: che tipo è? “Un tipo a posto. Un buon giocatore,
molto dinamico, veloce.Un vero rinforzo per noi”.
Come trova il livello della Lazio dopo le prime amichevoli? “Sicuramente non si può paragonare al livello del Bayern o
la Germania, ma sono molto contento. Ci sono molti giocatori interessanti”.
Per lei è tutto nuovo. Ambientamento difficile? “Sì. Ci vogliono almeno due o tre settimane per cominciare a sentire il terreno sotto i piedi. Per fortuna ormai per me questo periodo è passato. Ma nelle tre settimane di ritiro ed in quella successiva, stando solo con giocatori italiani dovevo imparare velocemente la lingua. Lo sto facendo e mi pare di riuscirci molto bene”.
La famiglia? “Mi ha raggiunto in Italia dopo le tre settimane di ritiro e stiamo tutti benissimo”.
[Valerio Spadoni – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]