Quindici anni dopo l’ultimo doppio derby vinto dalla Lazio in una sola stagione, quindici anni dopo le gesta di Mancini, Nedved, Casiraghi e Boksic, la storia biancoceleste l’ha scritta lui, Miroslav Klose. Ormai le sue prestazioni non fanno più notizia ma lasciano sensazioni dolcissime nei cuori e nelle menti dei tifosi Laziali. Stavolta, nella sfida più sentita e attesa della stagione, non è riuscito ad andare a segno, non ha avuto tante occasioni da gol, in un paio di circostanze avrebbe potuto concludere meglio verso la porta di Lobont, ma il suo continuo movimento e la sua capacità di difendere il pallone per consentire alla squadra di salire ha creato non poche difficoltà alla retroguardia della Roma. Già dopo appena otto minuti di gioco, quando sul filtrante di Hernanes ha bruciato sul tempo sia Juan che Stekelenburg costringendo il portiere olandese al fallo da rigore.
Espulsione per l’ex Ajax e penalty realizzato dal Profeta. Lui, però, spirito tedesco inconfondibile, preferisce dividere i meriti con il resto dei compagni: “In tanti dicono che la Lazio dipende da me ma io non sono d’accordo – ha detto a Sport 1 il tedesco -. Quando mi arrivano palloni giocabili cerco di dare il meglio e sono contento che anche oggi sia andata così. Il rigore? Non ho avuto modo di rivedere le immagini ma posso dire che era netto: Stekelenburg ha ostacolato in modo evidente la mia corsa!”. Grazie alla vittoria nel derby la Lazio, dunque, consolida il terzo posto in classifica staccando l’Udinese e avvicinando la Juventus.
Klose, però, preferisce non fare voli pindarici: “Siamo felicissimi per questa vittoria, ce la vogliamo godere fino in fondo, era davvero importante per noi ma ora non montiamoci la testa. Bisogna essere realisti, siamo un grande gruppo ma ormai lottare per lo Scudetto è impossibile. Nel calcio tutto può accadere ma di fronte all’evidenza è giusto dire le cose come stanno”. Saggezza e umiltà, doti che in un campione del suo calibro non sempre sono facili da ritrovare. Doti che, unite a quelle mostrate sul terreno di gioco, forse qualcuno a Monaco di Baviera, con un Bayern in netta difficoltà, sta già rimpiangendo: “Del Bayern non voglio parlare”, ha chiosato però Klose. La Lazio è il suo presente ed ora per l’attaccante tedesco conta solo questo. Compresa una vittoria così tanto attesa.
[Riccardo Mancini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]