“Questa sera è mancato il nostro terminale offensivo, Miroslav Klose. Con una figura del genere in area cambia tutto”. Edy Reja dixit. È questo il destino dei campioni: anche se non giocano, state pur certi che di loro se ne parlerà ugualmente. “Dove lo pesco un attaccante?”. Continua a chiedersi malinconico il goriziano nel post-partita di Lazio-Milan. Già, dove lo pesca? Lì davanti, in grado di far la differenza, c’è il solo Miro, uno che il pescatore – di gol e di carpe – lo fa di mestiere. Il tedesco, contro il Diavolo, ha alzato bandiera bianca: è stato messo KO dal mal di schiena e non sa ancora se potrà tornare in quel di Marassi. Dubbi dell’immediato futuro, che svaniscono se lo sguardo volge all’orizzonte, ovvero al Brasile. “Chi gioca a calcio vuole vincere a ogni costo il Mondiale con la propria nazionale – sentenzia il panzer di Opole ai microfoni di sportschau.de – Io ancora non ci sono riuscito, per questo è un mio grande obiettivo”.
Prima però, c’è una stagione da concludere al meglio con la casacca biancoceleste addosso. Se sarà l’ultima o meno, non è ancora lecito saperlo. La certezza è che all’ombra del Colosseo l’ex Bayern Monaco sta bene, non l’ha mai nascosto: “Qui non c’è distanza tra giocatori e tifosi. È normale ricevere per strada abbracci e baci dai fans, il calcio è una parte fondamentale della vita”. Fondamentale. Ha potuto constatarlo sulla sua pelle – o meglio sui suoi piedi – quando ha segnato un gol nel derby a tempo scaduto, interrompendo una serie negativa di cinque stracittadine perse: “È stato incredibile vedere tutta quella felicità nello sguardo delle persone. Qualche giorno dopo il derby vinto, mi suona un ragazzo alla porta, mi chiede cosa può fare per ringraziarmi: si inginocchia e mi bacia i piedi”. Da allora ne è trascorso di tempo, ne sono passati di giocatori, ma la fame di calcio, di gloria e di gol del numero 11 è rimasta intatta: “Mi sento ancora in forma e mi diverto a giocare a pallone. Non è ancora arrivato il momento di ritirarsi. Quando diventerò un peso per la squadra mi tirerò fuori da solo!”.
[Andrea Centogambe – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]