L’uomo che mancava. Questo è quello che viene da pensare dopo avere visto sul campo Panagiotis Kone, il neoacquisto del Bologna, preso a pochi minuti dalla fine del mercato per sopperire alla cessione del giovane Francesco Della Rocca a Palermo. Il ventiquattrenne albanese naturalizzato greco ha dato prova nel corso dell’amichevole contro il Rapid Bucarest di ottime giocate, tanto da guadagnarsi subito gli applausi dei tifosi presenti. Buona la prima, quindi. Si è presentato dapprima al pubblico, dimostrando in campo di non avere paura, e poi alla stampa. Contento della sua prestazione, si apre così: “E’ stata una partita amichevole, ho voluto dimostrare quello che so fare. Bologna è la mia opportunità, voglio far vedere il mio talento, questa è una bella piazza con una grande storia. Ci tengo che sia un buon anno, sono qui per dare il massimo e aiutare la squadra. Ringrazio Diamanti che ha speso belle parole per me”.
Sorride Kone, il corpo coperto da tatuaggi, nessuno dei quali però legato al calcio. Nato a Tirana in Albania, a due anni si è trasferito con la famiglia in Grecia, nazione che gli ha rubato il cuore e di cui si sente totalmente parte: “La mia famiglia è albanese, io però mi sento greco. Visto i conflitti tra i due stati, è difficile giocare per uno nato in Albania nella nazionale greca”. Lui ce l’ha fatta però, dopo aver collezionato 12 presenze con le nazionali giovanili, è stato convocato dal nuovo CT della nazionale, Fernando Santos, per i match di qualificazione a Euro 2012. Ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del calcio da bambino, giocando nell’Olimpiakos Pireo per dieci anni, spostandosi poi in Francia per un anno e infine in Italia, prima a Brescia e poi qui. “Il Bologna? Mi sono trovato subito bene, è una squadra preparata e organizzata, con un grande spirito; mi piace tanto e spero in un grande campionato”.
Ma qual è il ruolo in cui Kone si sente se stesso? “Sono un centrocampista, posso ricoprire tutte le zone di questo reparto. Se il mister mi chiedesse di giocare in attacco lo farei, quello che dice il mister è importante. Se è contento lui, sono contento anch’io”. I piedi li sa usare anche se l’anno scorso ha segnato solo un gol con il Brescia: “Mi è dispiaciuto tanto, spero quest’anno di farne molti di più, in Grecia ho sempre segnato. Ho voglia di fare bene e sono pronto ad iniziare. Sono un giocatore del Bologna, Moras mi ha chiamato e mi ha sottolineato quanto è bello quest’ambiente”. Calcisticamente parlando ha un idolo, al quale si ispira: “Seedorf è un grande campione. Ha buona corsa e tecnica, è un centrocampista DOC”. Ha le idee chiare Kone e su di lui le ha anche il presidente del Brescia, Gino Corioni, che in una telefonata fatta il 31 agosto al presidente rossoblu Albano Guaraldi ha affermato: “Questo ragazzo non merita di giocare in B, è bravo dentro e fuori al campo, ha bisogno di una bella realtà”. Stimato dai compagni, dall’allenatore e da entrambi i presidenti, Kone dà l’impressione di essere l’uomo giusto. Se il buongiorno si vede dal mattino, non farà certamente rimpiangere la cessione di Della Rocca.
[Greta De Cupertunis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]