Kuyt vuole solo l’Inter, ma con il Liverpool è un braccio di ferro

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Se qualcuno sosteneva che Dirk Kuyt sarebbe stato a disposizione di Rafa Benitez addirittura per la finale di Supercoppa europea contro l’Atlètico Madrid tra due giorni nel Principato di Monaco, si sbagliava. In realtà, per quanto le parti in causa remino tutte verso un’unica direzione, la trattativa tra Inter e Liverpool è ben lungi dall’essere conclusa. Le intenzioni sono buone, anzi ottime, e in casa Reds paiono ormai rassegnati all’idea di perdere l’olandese, che attraverso l’agente Jansen continua a mandare messaggi a entrambe le dirigenze, affinché si affrettino a trovare un accordo: “Le società continuano a discuterne ma il discorso va avanti con lentezza – ha spiegato il manager -. Kuyt ha fatto sapere al Liverpool che vuole essere coinvolto perché per lui è una scelta importante sia di vita sia professionale, ma questo non significa che voglia esprimersi a ogni costo. Però, a suo dire, se un club di livello mondiale come l’Inter mostra interesse nei suoi confronti, è normale che voglia andare in fondo alla questione. Le smentite di Hodgson? Fanno parte del gioco…”.

Voglia di Inter, dunque, per Dirk Kuyt, che attende pazientemente la svolta alla trattativa tra nerazzurri e Liverpool. I Reds chiedono almeno 15 milioni di euro, i nerazzurri sono disposti a versare 10 milioni di euro più un giocatore (Obinna è vicino al West Ham, Muntari rifiuta il trasferimento). La distanza tra le parti è importante, troppa perché si giunga a un accordo rapido. Il Liverpool, tra l’altro, non vuole contropartite tecniche perché la situazione finanziaria del club impone sacrifici solo in cambio di denaro contante, che però Moratti non è disposto a sborsare. Un braccio di ferro in piena regola, insomma, che soloil rapido ticchettio dell’orologio che avvicina alla chiusura del mercato può sbloccare. Serve, quindi, un passo avanti da parte di entrambe le società per consentire a Beniez di riavere il jolly offensivo di cui necessita.

Alternative? Per il momento non ce ne sono, a parte Giuseppe Sculli che rimane a Genova in attesa della chiamata nerazzurra. Ma questa arriverebbe, al massimo, nelle ultime ore di mercato, se l’operazione Kuyt non si sbloccasse in alcun modo. Stamattina il Corriere dello Sport avanzava persino l’ipotesi Robinho, che continua a rifiutare le offerte turche e ammette: “Giocherò in Spagna o in Italia”. Soluzione affascinante, certo, ma non in linea con le necessità di Benitez, che più di un funambolo brasileiro ha bisogno di un giocatore eclettico, che sappia giocare ovunque garantendo un rendimento sempre elevato. I pratica, l’identikit di Kuyt…

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]