Questa settimana ci occupiamo della rinascita di una nobile decaduta: la Juventus
La cura Delneri sembra già dare i suoi frutti: la Juventus è tornata la squadra competitiva che tutti i tifosi attendevano da troppo tempo…o no?
R – Beh, possiamo dire di sì. Il lavoro di Delneri è stato finora encomiabile. È riuscito a ricavare il massimo da tutti i giocatori, molti dei quali letteralmente rinati. Ha pensato a rinsavire i singoli e li ha messi al servizio di una squadra, senza che agissero per conto loro, un po’ come invece era successo all’Argentina di Maradona all’ultimo Mondiale, dove ha sicuramente pagato la mancata unità.
È la dimostrazione come il calcio sia uno sport collettivo e non per singoli. Non è un caso che improvvisamente tutti i bidoni dello scorso anno siano divenuti imprescindibili. L’anno scorso la colpa non era esclusivamente dei giocatori, ma c’era qualcoa che non andava a livello mentale. Ferrara in tal senso ha fallito, e Zaccheroni non è riuscito a rimediare alle falle che nel frattempo si erano create: forse arrivò tardi.
I giocatori chiave di questa Juventus?
R – Premetto che tutti stanno rivelandosi utili alla causa, credo che il recupero dei terzini sia stato fondamentale. Se la difesa si è rinsaldata lo si deve ai laterali. Purtroppo la tegola dell’infortunio di De Ceglie, proprio ora che aveva recuperato una buona condizione, rischia di mandare tutto gambe all’aria. Ma il recupero di Traorè potrebbe essere l’arma in più. Poi Krasic ed Aquilani hanno giocato un ruolo decisivo. Per non parlare di Quagliarella e del sempreverde Del Piero.
Cosa occorre a questa Juventus per diventare la vera Juventus?
R – Un paio di laterali difensivi affidabili, già consacrati a livello mondiale, possibilmente poco inclini agli infortuni. Ed un bomber di sfondamento, per intenderci uno che realizzi almeno 15 gol in campionato, su azione. Gol che di certo non garantiscono Amauri e Iaquinta. Se si vorrà dare continuità ai risultati di quest’ultimo mese (incredibile l’impresa di San Siro col Milan! E lo 0-0 con l’Inter, sempre a San Siro..) occorrerà, a Gennaio, mettere mani al portafogli. Così stando le cose questa Juventus rischia di dover vincere lo Scudetto solo in casi estremi, tipo crisi considerevoli di Inter e Milan. E non scordiamoci della Europa League, dove la Juve non può non vincere!