L’inizio è di quelli che mettono i brividi. Prima Cisse sfila sotto la Curva Nord che lo applaude. Poi viene ricordato Silvio Piola e l’Olimpico si lascia trascinare in un turbillon di storia e sentimenti che coinvolgono anche i pochi tifosi del Novara. Poi Olympia regala un fuori programma, non completando il volo e appollaiandosi sulla tettoia dello stadio. Vincono i biancocelesti, stravincono e si rilanciano all’inseguimento della Juventus, ma anche di Milan e Udinese. Rocchi fa 102 e si prende la scena sotto gli occhi attenti di Olympia che assiste dalla tettoia dell’Olimpico. Il Novara ha potuto poco o nulla. Reja aveva chiesto gioco e gol. E’ stato accontentato.
LA CHIAVE– La Lazio preme da subito e schiaccia il Novara. I biancocelesti sfruttano al meglio le palle inattive, cosa che non sempre avviene. Proprio da queste situazioni, Rocchi e Biava spianano la strada verso la vittoria.
LAZIO- Una partita che ha il sapore dell’occasione per rialzarsi dopo la sconfitta contro la Juvee il pareggio di Vaslui. Vincere per non perdere contatto con la vetta, questo è quello che Reja chiede ai suoi. Il tecnico goriziano sceglie il solito 4-3-1-2 con Biava accanto a Stankevicius in difesa e Rocchi al fianco di Klose. Solo panchina, dunque, per Cisse. La Lazio mette subito in chiaro le sue intenzioni. Gli interni di centrocampo, Gonzale e Lulic, corrono come forsennati e danno costante supporto all’azione offensiva. Proprio da una progressione di Lulic, che serve Rocchi, nasce la prima occasione della gara ma il capitano laziale calcia addosso a Ujkani. Quello laziale, però, è un monologo che trova la sua felice conclusione quando Biava anticipa il portiere del Novara e insacca l’1-0 sfruttando al meglio un corner di Hernanes. Non mollano i biancocelesti che schiacciano il Novara. Al 22′ Ledesma calcia una punizione dal vertice destro dell’area e Rocchi di testa insacca per il suo gol numero 101 con la maglia laziale. Il resto del tempo è semplice amministrazione per la Lazio che con Klose prova a fare male ma il tedesco non riesce a sfondare. Secondo tempo che si apre con una punizione affilata di Hernanes che sfiora il palo. La Lazio quando affonda fa male e al 53′ Hernanes imbecca Klose che dribbla Ujkani ma poi spara al lato da posizione ottimale. E’ una Lazio tonica quella che si ammira nella ripresa che schiaccia il Novara che fa fatica a uscire. Reja sceglie Cana per Hernanes e passa al 4-4-2 con Gonzalez e Lulic esterni. Proprio da un cross del “Tata” al 71′ arriva il gol numero 102 di Rocchi che beffa Ludi e in acrobazia mette alle spalle di Ujkani. Poco dopo Rocchi lascia spazio a Cisse che viene accolto dal boato dell’Olimpico. Il francese cerca la rete e al 40′ si beve Ludi prima di fare i conti con un palo maledetto che gli nega ancora il gol. E’ l’ultimo sussulto perchè la Lazio incassa tre punti e vola al quarto posto a ridosso di Milan e Udinese e all’inseguimento della Juve. Cancellate le ultime prestazioni, ora, i biancocelesti si preparano alla partita di Lecce. Da quì a Natale non si può sbagliare.
NOVARA– Tesser deve fare i conti con le assenze. Tra gli altri mancano Paci e Meggiorini. I piemontesi in tenuta rossa, si schierano con il 4-3-1-2. Rigoni è l’interno e Mazzarani il trequartista. Granoche e Rubino la coppia avanzata. In porta si rivede Ujkani. La Lazio preme da subito e barcolla all’11’ quando Rocchi solo davanti al portiere albanese lo grazia. Passano solo tre minuti e Biava di testa sfrutta un’uscita maldestra di Ujkani e insacca. I romani premono. Ludi e Centurioni vanno in costante difficoltà e sempre da palla inattiva, Rocchi raddoppia al 22′. Il Novara, allora, prova a reagire soprattutto grazie all’intraprendenza di Rigoni ma Granoche e Rubino non pungono. La ripresa parte coon gli stessi effettivi della prima frazione. La Lazio, però, parte forte e prima Hernanes (su punzione) e poi Klose sfiorano il tris. Clamorosa l’occasione sciupata dal tedesco. Tesser, allora, corre ai ripari e inserisce Pesce per Radovanovic e Jeda per Granoche. I cambi, però, non apportano grandi benefici visto che è la Lazio a rendersi sempre pericolosa. La difesa fa fatica e capitola per la terza volta al 71′ quando Rocchi beffa ancora Ujkani. Dopo un altro brivido, figlio di una grande azione di Cisse, il Novara prova a farsi vedere in avanti e prima Rubino e poi Giorgi mettono i brividi a Marchetti. Cade la squadra di Tesser. Gli azzurri hanno fatto poco e sono stati travolti dall’onda d’urto della Lazio. La strada verso la salvezza è lunga e molto ripida.
[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]