Sull’onda dell’entusiasmo per le ultime trionfanti uscite in campionato, la Lazio di Reja impatta sul Catania di Montella. Non è bastata la rete di Klose in buon primo tempo per archiviare la pratica etnea. Con l’Udinese capolista sconfitta a Napoli, l’uno a uno dell’Olimpico è un risultato che lascia l’amaro in bocca a tutto l’ambiente biancoceleste. I rimpianti per le occasioni create e non sfruttate nell’arco dei novanta minuti sono ingigantiti dalla palese disattenzione di uno svagato Stankevicus che ha regalato un comunque meritato pari ai siciliani.Contro una compagine ben organizzata la manovra laziale è apparsa macchinosa e spesso prevedibile ma sul piano dall’impegno e della grinta gli undici di Reja non si sono mai risparmiati.
Fino all’ultimo secondo hanno attaccato alla ricerca di una vittoria che non è arrivata. La generosità delle aquile in campo è stata ripagata al termine del match con il caloroso applauso che lo stadio ha voluto regalare ai suoi beniamini. Sono solo rimandati, dunque, i sogni di gloria della prima squadra della Capitale che consolida la seconda posizione raggiungendo l’Udinese, alle spalle della neo-capolista Juventus. Domenica la Lazio è attesa a Cagliari, sarà chiamata ad una grande prestazione per continuare la corsa alla Champions.
LA PARTITA– La Lazio si dispone in campo secondo il 4-3-3 provato nell’allenamento pomeridiano di martedì. Stankevicius per Dias, Lulic a centrocampo e Sculli nel tridente offensivo sono le soluzioni tattiche adottate da Reja per sopperire alle assenze di Matuzalem, Mauri e Gonzalez. Ma la vera sorpresa della partita è senza dubbio la presenza in panchina del Profeta Hernanes. Il Catania risponde con il classico 3-5-2 di Montella, con Bergessio e lo spauracchio biancoceleste Maxi Lopez a completamento del reparto offensivo. Pronti via e la Lazio si rende subito pericolosa con un’ottima iniziativa di Cisse che pesca in area avversaria Sculli con un cross preciso ma il calabrese non riesce a concludere verso la porta di Andujar. La Lazio parte forte ma gli etnei si chiudono bene trasformano con facilità ingrossando le fila della retroguardia attraverso i rientri dei due esterni di mediana Izco e Marchese. Dopo 10 minuti dall’inizio del match il Catania si affaccia in avanti con Almiron: la punizione dell’argentino sfiora il palo della porta difesa da Marchetti. La squadra di Reja però non si impaurisce, continua a macinare gioco e al 16’ minuto passa in vantaggio con il solito Klose. Il tedesco gonfia la rete etnea di testa, su assist dalla trequarti di un Brocchi insolito rifinitore. I biancocelesti non si fermano, continuano ad attaccare e mettono il Catania alle corde. Al 24’Sculli coglie viene splendidamente pescato in area di rigore, il calabrese stoppa e tira cogliendo il base del palo destro della porta etnea. Sul calcio d’angolo seguente ancora Sculli impensierisce Andujar di testa, costringendo il portiere a salvare sulla linea.
Passano pochi minuti e il Catania passa al contrattacco con Almiron, è ancora il centrocampista di Montella a rendersi pericoloso con un gran destro destinato a finire sotto la traversa ma Marchetti è in forma strepitosa e lo dimostra con un grande intervento. Nei minuti finali della prima frazione di gioco si infortua Biava che lascia il posto a Diakitè, la Lazio punzecchia la formazione avversaria senza mai affondare il colpo e al termine del minuto di recupero deciso da Gava le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di uno a zero. La ripresa inizia a bassa ritmi ma il Catania è presente in campo e si spinge in avanti sfiorando il pareggio al 47’ con Lodi che clcia di poco alto dal lmite dell’area di rigore laziale. Pochi secondi dopo Reja decide di dare spazio a Hernanes richiamando in panchina un appannato Cisse. Il francese abbandona il campo molto contrariato e si reca direttamente negli spogliatoi. Al 18’ arriva come un fulmine a ciel sereno il pareggio del Catania: Stankevicius la combina grossa stoppando malamente in area di rigore e Bergessio punisce la Lazio insaccando sotto il corpo di Marchetti. La batosta del gol incassato è grande e ma la Lazio non si perde d’animo e prova a riconquistare il comando della partita. La prima vera occasione per tornare davanti si presenta sui piedi di Sculli che si divora un gol clamoroso a pochi passi dalla porta difesa da Andujar. Reja ci prova e l’ultimo cambio a sua disposizione inserendo Kozak al posto di un volenteroso ma impreciso Sculli. La Lazio arremba a testa bassa ma non basta. Lazio- Catania termina sul risultato di uno a uno.
[Alessandro De Dilectis – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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