La Lazio riparte da Verona, scatenato Klose

Il mercato a fare da sfondo rumoroso e la necessità di concentrarsi sul campo per centrare una vittoria fondamentale dopo i passi falsi di campionato e Coppa Italia. Honda forse, Cisse lontano. Reja invoca rinforzi e con lui tutta la piazza biancoceleste. Lotito e Tare lavorano ma per ora non si vede nulla all’orizzonte. Il tecnico deve affidarsi allo stesso centrocampo che sta giocando ormai, ininterrottamente, da due mesi e chiede una prova di orgoglio ai suoi. Di Carlo è sulla stessa lunghezza d’onda perchè la Coppa Italia ha sbattuto la porta in faccia ai clivensi e alla possibilità di scrivere la storia andando in semifinale. La Lazio parte bene ed è Hernanes a ritrovare il gol su azione dopo tre mesi. La ripresa è un altalena di emozioni con Lulic che sbaglia l’impossibile dopo aver saltato mezzo Chievo e Klose che conferma di essere un campione totale e un bomber straordinario. La Lazio vince e convice, tornando ad una vittoria in trasferta che mancava dal 10 dicembre. Reja può sorridere anche per le sconfitte di quasi tutte le dirette concorrenti per la corsa Champions. Adesso si aspettano notizie dal mercato: Lotito e Tare sono chiamati a inserire quelle risorse per poter ambire, fino alla fine, ad un posto nell’Europa più nobile

LA CHIAVE – La Lazio vince la partita a centrocampo dove Ledesma, Lulic e Gonzalez dominano i diretti avversari e non perdono mai la bussola. Il bosniaco è un moto perpetuo anche se sbaglia tanto sottoporta. Ma per sua fortuna c’è Klose che segna e incanta.

LAZIO – Milano è stata fatale, due volte in quattro giorni. Due sconfitte contro Inter e Milan, in campionato e in Coppa Italia. La Lazio cerca il riscatto anche se la mente di molti è ad un mercato che fa fatica a sbloccarsi: Cisse verso Londra, Honda in bilico e tanti rumors. Il calciomercato è agli sgoccioli, Reja pretende rinforzi perchè il centrocampo è ridotto all’osso e da due mesi giocano sempre gli stessi e gli impegni vanno intensificandosi: la società ci prova ma per ora non sono arrivati i risultati sperati. Il tecnico goriziano allora, contro il Chievo, chiede gli straordinari a Ledesma, Gonzalez e Lulic che formano il terzetto di centrocampo davanti a Konko, Biava, Dias e Radu. Hernanes si muove alle spalle di Rocchi e Klose. La Lazio parte bene e prende subito in mano il pallino del gioco, con Ledesma a impostare ma soprattutto Gonzalez e Lulic a sprintare e mettere in difficoltà la difesa clivense. Al 4′ Hernanes imbecca proprio il bosniaco che, però, solo davanti a Sorrentino si fa ipnotizzare.

I biancocelesti sono vivi anche se la qualità del gioco offerto non è proprio altissima. Hernanes ripiega spesso a centrocampo e dà una mano in fase di costruzione, così Ledesma può anche dedicarsi a contenere. Al 21′ ancora Lulic si trova in area di rigore, il numero 19 gestisce bene e fa da sponda per Rocchi il cui tiro diventa un assist per Hernanes che da due passi mette dentro. Una volta trova il vantaggio i biancocelesti provano ad amministrare ma il Chievo si fa vivo due volte in maniera pericolosa: prima con Luciano che al 22′ spara alto da buona posizione e poi con Pellissier che al 29′ chiama Marchetti ad una bella parata. Reja si arrabbia con Rocchi perchè lo vorrebbe più partecipe alla fase di ripiegamento ma la Lazio controlla abbastanza bene le sporadiche offensive gialloblu. La partita non è bella, i biancocelesti non creano grandi occasioni e solo un tiro di Hernanes al 42′ chiama Sorretino alla parata a terra. La ripresa parte senza cambi.

L’avvio è vibrante perchè le squadre sono lunghissime e quindi le occasioni fioccano da una parte e dall’altra ma è Lulic, sempre lui, a sfiorare il gol in due occasioni: prima liberato da Klose tira centralmente, poi una volta rubata palla a Cesar calcia alto da posizione invitante. Il Chievo, però, non sta a guardare e su un cross di Jokic, Dias rischia l’autogol ma Marchetti è ben posizionato. La Lazio gioca con sicurezza a centrocampo e in avanti Rocchi si muove molto, favorito anche dal lavoro di Klose che si abbassa e aiuta il centrocampo. Al 64′ Reja toglie Hernanes e inserisce Matuzalem per dare geometrie e sostanza alla mediana. Cinque minuti dopo Lulic unisce tutto quello c’è di bello e di brutto in un’azione offensiva: parte dai 25 metri, salta due difensori, poi anche Sorrentino ma a porta sguarnita centra la traversa. Passano 60″ e dall’altra parte è Thereau a sprecare da buona posizione ma è bravo Marchetti a chiuedere lo specchio al francese.

La partita è aperta perchè le squadra non pensano a difendersi ma i biancocelesti provano a raddoppiare mentre il Chievo a trovare il pari. Reja all’80’ toglie Rocchi e inserisce Cisse, il francese ci prova di testa ma Sorrentino non ha problemi. Poco dopo Cisse lancia Klose che dipinge una meraviglia: parte in velocità, brucia Andreolli e di esterno destro batte Sorrentino. Il tedesco non è sazio e qualche secondo dopo servito da Gonzalez fulmina Sorrentino con un tiro secco e angolato. Miro vola a quota 11 (i gol sarebbero 12 se la Lega gli avesse assegnato quello contro l’Udinese) in campionato e trascina la Lazio ad una vittoria che la rilancia anche complice gli scivoloni di Udinese, Inter, Napoli e al mezzo passo falso della Roma. Reja può sorridere e adesso aspetta buone notizie dalle ultime ore di mercato anche perchè mercoledì all’Olimpico arriva il Milan e stavolta i tifosi vorrebbero esultare.

CHIEVO – Di Carlo dopo aver sfiorato il colpaccio un mese fa all’Olimpico, vuole strappare tre punti anche perchè il pareggio rocambolesco di Lecce e l’eliminazione dalla Coppa Italia hanno lasciato l’amaro in bocca. Il Chievo si schiera con un 4-3-1-2 in cui Bradley, Luciano e Sammarco formano la cerniera di centrocampo, Thereau funge da finto trequartista dietro a Pellissier e Paloschi. La squadra gialloblu non parte bene, a centrocampo soffre l’intraprendenza di Gonzalez e Lulic e proprio il bosniaco al 4′ impegna severamente Sorrentino che è bravo a distendersi e sventare la minaccia. Bradley non riesce a impostare come vorrebbe e quindi il Chievo si affida ai lanci lunghi alla ricerca della testa di Thereau che dovrebbe, con qualche spizzata, favorire gli inserimenti di Pellissier e Paloschi. Ma la squadra di Di Carlo fatica e al 21′ un tiro di Rocchi dal limite dell’area diventa un suggerimento troppo invitare per Hernanes che lasciato solo dentro l’area piccola fa 0-1. La reazione dei clivensi non si fa attendere e al 23′ Luciano calcia alto da posizone molto invitante. Sei minuti dopo è Pellissier ad impegnare Marchetti.

La Lazio, però, controlla abbastanza agevolmente le azioni dei veronesi e anzi è Hernanes al 43′ a chiamare Sorrentino alla parata. La ripresa parte con gli stessi effettivi ma il Chievo balla pericolosamente in difesa perchè Lulic prima servito da Klose e poi sfruttando uno svarione di Cesar mette i brividi a Sorrentino. In avanti i clivensi si fanno vedere ma al 50′ è Dias a impegnare Marchetti svirgolando un cross di Jokic. Lo sloveno, però, è bersagliato dai fischi perchè sbaglia molto e non riesce mai ad arrivare sul fondo. La Lazio si difende bene, il Chievo fa molta fatica ad arrivare al tiro anche perchè sia Paloschi che Pellissier sembrano avere le polveri bagnate. Al 69′ Lulic brucia due difesori, salta Sorrentino ma a porta vuota colpisce la traversa. Un errore clamoroso che la Lazio potrebbe pagare caro perchè Thereau sfiora il pareggio su cross di Luciano ma è bravo Marchetti ad ostacolare il francese. È l’ultimo squillo in avanti di un Chievo che perde fiducia con il passare dei minuti e nel finale subisce anche la doppietta di uno scatenato Klose. Di Carlo dovrà lavorare molto soprattutto sul carattere di una squadra che è sembrata mollare troppo presto. Ancora molto male Pellissier che vive una preoccupante fase di astienza da gol. Luciano e Bradley hanno perso nettamente gli scontri con Ledesma e Lulic e così la Lazio ha stravinto a centrocampo. Chissà che Sartori e Campedelli non optino per un intervento sul mercato, magari in attacco.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]

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