Due campionati fa, alla 20a giornata, la Lazio era seconda in classifica, con 4 punti di ritardo dalla capolista Milan. Ma nel momento di compiere l’ultimo salto di qualità la luce si spense all’improvviso e la Lazio chiuse al 5˚ posto con 16 punti di ritardo dai rossoneri. Più o meno la stessa cosa nello scorso campionato: quarta prima della sosta natalizia con 4 punti dalla capolista che sono diventati 22 a fine torneo. Un crollo verticale. Questa Lazio è diversa. Rispetto alla gestione Reja sono cambiati uomini e mentalità. Petkovic è un vincente, sa come gestire le pressioni. A differenza del tecnico goriziano ha scelto di non «nascondere» la sua squadra alzando l’asticella al massimo per obbligare il gruppo a misurarsi giorno dopo giorno con la Juve. La Lazio ha 12-13 giocatori di valore assoluto ma una rosa che non è paragonabile per numeri e qualità a quella di Conte. Tuttavia, se Petkovic continuerà ad infondere fiducia ai suoi ragazzi e con un pizzico di fortuna la Lazio potrà giocarsela fino all’ultimo. D’altronde non ha niente da perdere.
[Giuliano Corridori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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