E sono 5, di filata, un record eguagliato, ma era accaduto solo negli anni 58-60. La Roma rilancia le sue chance di Champions proprio nel derby, affondando ancora una volta i cugini.
Questa volta meritatamente. E con il suo uomo simbolo Francesco Totti, che ritrova il sorriso nella stracittadina. Non segnava contro la Lazio da 6 anni. E’ arrivata la sua prima doppietta ai biancocelesti, con tanto di dediche speciali, che porta il conto personale in serie A, a quota 199, ma soprattutto riporta i giallorossi in zona quarto posto, ora a -4.
L’ultimo derby della famiglia Sensi è anche il primo di Montella. Ne aveva vinti da giocatore e da protagonista, si regala il primo da giovane tecnico della Roma e ci mette il suo zampino nell’ennesimo trionfo romanista
Dopo la batosta di Donetsk non era semplice preparare questa gara che rappresentava un crocevia decisivo per la storia del campionato. Il rispolverato 4-2-3-1 però funziona bene, nonostante la variabile Menez, scelto al posto di Taddei, non dia i frutti sperati, e con un Vucinic a corrente alternata.
E’ il francese a deludere molto e Montella è bravo a capirlo presto. Complessivamente la sua nuova Roma convince. La difesa concede le briciole e davanti le occasioni arrivano, grazie alla regia del solito Pizarro, affiancato da un ristabilito De Rossi, e soprattutto a un Totti in forma davvero smagliante.
E’ solo un caso che i gol arrivino su calci piazzati. Prima la punizione che, laser a parte, sorprende un colpevole Muslera, poi il rigore quando ormai la Lazio ha perso la testa, dopo aver già perso la sfida. Una firma indelebile, un altro primato nella carriera del numero 10.
Per la Roma il derby è salutare e può diventare un trampolino per la definitiva rinascita, anche se il calendario, domenica prossima c’è la trasferta a Firenze, è ancora ricco di ostacoli e il quarto posto, complice la super Udinese di Guidolin, non sarà affatto semplice da raggiungere.
[Marco Terrenato – Fonte: www.vocegiallorossa.it]