La presentazione. Contro la Reggina per dimostrare di valere

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Livorno – Un dato statistico balza agli occhi in questa vigilia di match contro gli amaranto calabresi. La Reggina non vince all’Ardenza dal 4 gennaio 1970, la partita terminò 0 a 1 con gol di Valongo, e fu la prima alla guida del Livorno per Armando Picchi. E’ ovvio che toccare ferro è il minimo. Ma non è la scaramanzia che ci deve aiutare a vincere la paura di fare un’altra brutta figura all’Ardenza dopo le prove non certo esaltanti con Nocerina ed Empoli, intervallate dal successo con la Juve Stabia, ma la ritrovata convinzione nei nostri mezzi dopo la netta affermazione di Bergamo. I tifosi amaranto si avvicinano alla gara di domani, sabato 15 ottobre, con tanto entusiasmo e qualche defezione. Knezevic, Pieri e Dionisi restano out, ma il Livorno già dimostrato di saper ovviare ad assenze anche pesanti. In tal senso mister Novellino dovrebbe confermare la formazione di Bergamo con l’eccezione del ritorno di Bardi in porta, anche se le ultime notizie rilevano l’intenzione di Novellino di riproporre Mazzoni in porta e questo ci lascia qualche perplessità viste le doti fuori dal comune del talentino dell’Under 21, e la riproposizione di Luci, Schiattarella, Piccolo e Berlinghieri alle spalle di Paulinho per un 4-1-4-1 che viene completato dall’ottimo Genevier davanti alla difesa e da Perticone, Bernardini, Miglionico e Lambrughi sulla linea difensiva.

Gli occhi di tutti sono puntati su Berlinghieri. Si spera che il fantasista di Lovere prosegua nello stato di grazia attuale dando verve al gioco della squadra e soprattutto si conta molto su Paulinho che merita di sbloccarsi finalmente in campionato visto l’impegno e la sostanza che sta mettendo in campo. Il 4-1-4-1 è uno schema molto efficace contro squadre che cercano di fare la partita, di imporre il proprio gioco, lasciando di conseguenza ampi spazi per le veloci ripartenze. La Reggina è una di queste. Ma trova enormi limiti, il Livorno, quando deve perforare squadre arroccate in difesa per la mancanza congenita di un ariete che domini sulle palle alte (in questo la società non è stata lungimirante e speriamo voglia porre rimedio a gennaio).

La Reggina si presenta a Livorno dopo l’ottima prestazione col Bari. E’ una squadra ben impostata da Breda con una precisa identità tattica e individualità importanti come l’eterno Bonazzoli, Missiroli (capocannoniere della squadra), Ceravolo, Viola e come la sorpresa Ragusa, autore di una doppietta contro il Bari. Per quanto concerne gli infortuni starà fuori Campagnacci, out per venti giorni e quindi il posto accanto a Bonazzoli se lo giocheranno Ceravolo e Ragusa con quest’ultimo favorito vista l’ultima prestazione con il Bari. Lo schema utilizzato da Breda è il 3-4-1-2, schema che lascia molta libertà alle doti tecniche di Ragusa, elemento in grado di accendere le qualità realizzative della coppia gol Missiroli e Bonazzoli.

Nessun squalificato per i calabresi e grande abbondanza a centrocampo, tanto che Alessio Viola, uno dei protagonisti dello splendido campionato scorso, rischia la panchina. Insomma, la squadra dello Stretto è un avversario da prendere con le molle sotto tutti i punti di vista e gli amaranto di Novellino hanno la possibilità di capire quanto valgono davvero cercando di raggiungere quella continuità di risultati che è fondamentale per una squadra che ambisca a raggiungere i play-off.

[David Mosseri – Fonte: www.amaranta.it]