Le scelte della Roma all’inizio erano altre, Allegri e Mazzarri su tutti, ma una serie di circostanze (e forse anche un po’ di confusione) non ha permesso di portarli nella Capitale. All’allenatore francese bisognerà dare il tempo di ambientarsi, di capire le dinamiche del campionato italiano; in altri tempi una “scommessa” accetabile, oggi, soprattutto dopo la catastrofe del 26 maggio, forse un po’ meno. I tifosi sono impazienti e vogliono, comprensibilmente, risultati subito dopo due anni di disgrazie calcistiche. Il pericolo è che Garcia rischi di venire risucchiato da questa feroce (per usare un termine caro a Sabatini) voglia di vincere subito. In questo dovrà essere brava la società a proteggere il tecnico affidandosi (e fidandosi) completamente a lui consegnandogli tutto, senza paura.
L’ex Lille avrà da subito molta pressione addosso, forse anche un po’ quella del ds, che questa volta avrà il peso di una scelta tutta sua. La Roma, dunque, riparte da Garcia aspettando anche il mercato di questa estate che potrà portare molti cambiamenti nella rosa attuale. La sensazione, fortificata dall’opinione comune dei tifosi, è che la piazza avesse bisogno di un segnale forte, di una certezza in panchina, ma Garcia può essere – se sostenuto a dovere – una rivelazione. Dare giudizi a priori non serve a nulla.
[Emanuele Melfi – Fonte: www.vocegiallorossa.it]
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