L’infortunio di Diego Milito, che lo ha costretto a lasciare il campo di Saitama al minuto 32 della gara tra Giappone e Argentina, potrebbe avvaggiare un compagno di squadra: Philippe Coutinho. Lo stop del bomber argentino potrebbe lanciare, forse non ancora definitivamente, il talentino ex Vasco da Gama. Benitez, in queste partite, lo ha impiegato con costanza, anche a sorpresa, e il brasiliano non ha deluso.
Certo, deve migliorare nei movimenti di gruppo e soprattutto deve mettere su un po’ di chili e di massa, perché in Italia gli avversari sono giganti (come il Chiellini di turno), ma le premesse per fare bene ci sono tutte. In questo clima di continuità tattica (Rafa ha ribadito che non cambierà il modulo, almeno per ora) il diciottenne brasiliano potrebbe essere la novità, nel trio composto con Sneijder e con il rientrante Goran Pandev, dietro a Eto’o, che giocherà come terminale offensivo. Philippe, che in Brasile identificano come il nuovo volto della Seleçao, ha questa grande occasione, forse il primo vero esame da quando è in Italia. L’infortunio di Milito, le non perfette condizioni di Biabiany e il rientro di Pandev, che ha avuto un problema fastidioso alla caviglia, possono essere dei fattori che possono favorire il suo lancio.
Nel 4-2-3-1 finora ha trovato spazio sugli esterni, combinando bene con Sneijder e Maicon e cercando l’uno-due con la punta centrale. Philippe non nasce come ala, ma come un trequartista centrale e sotto Benitez sta imparando l’arte della polivalenza e della duttilità tattica. Infatti ad oggi ben si sta adattando a giocare sull’ala sinistra, ruolo che lo ha visto protagonista contro il Werder Brema e nei primi 20 minuti contro la Juventus, prima dell’uscita di Biabiany per Milito, che ha ridisegnato la squadra con Eto’o sulla fascia mancina e che lo ha costretto a tornare sulla destra, ruolo che potrebbe frenarne l’estro, in quanto una delle migliori giocate di Philippe è senz’altro il rientro sul piede preferito, per andare alla conclusione o all’assist ficcante. Un suo utilizzo a Cagliari torna d’attualità e per lui sarà la terza presenza consecutiva da titolare. E’ giunto dunque il momento di Coutinho, il momento di esplodere e di dimostrare che l’Inter, pur perdendo Balotelli, ha guadagnato un nuovo campioncino.
Nessuno fa pressione su un ragazzino (18 anni son pur sempre 18 anni), serio tanto in campo quanto nella sfera privata, che ha comunque l’onore e l’onere di sostituire Mister Triplete Diego Milito. Il compito si presenta arduo, ma quando ci sono le capacità mentali, e Philippe ne abbonda, oltre a quelle tecniche, si può stare davvero tranquilli e prevedere che a breve tempo, la stella di Coutinho, brillerà alta nel firmamento del calcio mondiale.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]