Amare, liberatorie, di delusione o di gioia, di malinconia o di commozione. Le lacrime liberano emozioni ed esprimono sentimenti; rendono tutti più veri e più umani, anche i grandi campioni
Anche i campioni e piangono. I video del grande calcio sono ricchi delle lacrime di calciatori, allenatori e tifosi. Per Neymar, di gioia per aver realizzato il rigore che ha regalato l’oro al Brasile alle Olimpiadi e di rabbia per l’eliminazione alla Champions League. Per Cristiano Ronaldo, dolci per la vittoria del Pallone d’oro e amare dopo la sconfitta del Portogallo agli Europei del 2014. Di sfogo per Saponara per un gol arrivato dopo un momento difficile. Di gioia per Mourinho dopo il Triplete nel 2010. Di emozione per il giovane Pellegri dopo i due gol segnati in Genoa – Lazio.
Di malinconia per Scweisteiger per l’addio alla Nazionale tedesca, per Vives per il congedo al Torino e per Julio Cesar per la fine del suo ciclo all’Inter. Di tristezza per Carvajal nel minuto di silenzio dedicato al nonno. Di senso di colpa per David Luiz dopo la sconfitta del Brasile per 7-1 contro la Germania. Liberatorie per Nani per una rete che segna la fine di un passato pesante. Di emozione per Donnarumma davanti al video di auguri di compleanno del Milan. Di malinconia per Kaka nell’ultima partita della sua carriera. Di delusione per Barzagli per l’eliminazione dell’Italia da Euro 2016. Di sconforto per Messi per la sconfitta dell’Argentina nella finale della Copa America 2016. Di commozione per Gabriel per la perdita dei compagni della Chapecoense. Di amarezza per Vidal per la mancata qualificazione del Cile alla Coppa del Mondo 2018.
Siamo convinti, per convenzione sociale, che il pianto appartenga al mondo dei bambini e che le persone forti, specialmente gli uomini, non debbano mai lasciarsi andare. Ogni lacrima versata, invece, libera dai pesi, sprigiona emozioni ed esprime sentimenti. Rende tutti più veri, più umani. Anche i grandi campioni…