La settimana che si è appena conclusa si può etichettare come la settimana dei grandi flop europei del calcio italiano. Un bilancio assolutamente negativo, sia in Champions League che in Europa League. Su sette partite, solo una vittoria e due pareggi, poi cinque sconfitte, alcune molto pensati. Analizzando una squadra per volta, iniziamo proprio dalla notizia più lieta, il successo dei nerazzurri. L’Inter non è stata certo una delusione. Dopo il primo tempo la partita era già chiusa ma è giusto sottolineare come la quasi rimonta del Tottenham abbia spaventato tutta la squadra evidenziando dei limiti di concentrazione, da migliorare sicuramente.
Il Milan invece oltre all’approccio sbagliato alla partita, ha pagato anche la qualità dell’avversario. Il Real Madrid al momento è una delle squadre più difficili da battere. Mourinho ha preparato l’incontro nel migliore dei modi, forse più di Allegri. Ma al ritorno sarà un’altra storia. Il Milan ha imparato la lezione, ora sarà gara vera a Milano, con i rossoneri in cerca di riscatto e punti preziosi per la qualificazione. La Roma forse è la vera delusione. Ma solo per il fatto che il Basilea è alla portata dei giallorossi. Perdere in casa contro gli svizzeri non era certo nei piani di Ranieri e dunque la partita di ritorno sarà decisiva per il passaggio del turno. Serve ovviamente più concentrazione altrimenti sarà un disastro. In Europa League la Juventus ha trovato un pareggio ma con un po’ di cattiveria si poteva agguantare la vittoria.
Dopo un primo tempo giocato maluccio nella ripresa con l’ingresso di un titolare come Krasic si è ribaltata la situazione. Il Napoli merita un discorso a parte. Contro il Liverpool non c’è stato un calo di tensione, bensì il timore di affrontare una squadra blasonata, davanti ad un pubblico spettacolare. Una sfida importante a livello europeo mancava dal San Paolo da troppi anni, i giocatori hanno risentito della grande emozione. Il Palermo ha invece steccato in pieno la prova maturità. Il Cska Mosca ha grande esperienza in campo europeo e l’ha messo in mostra schiacciando i giovani rosanero. I russi sono una squadra navigata, il Palermo ha pagato l’esperienza dei russi. Però bisogna anche dire che l’approccio del Palermo non è stato come in campionato, commettendo troppi errori di ingenuità come l’espulsione di Pastore.
Per la Sampdoria si può fare lo stesso discorso legato alla concentrazione. Con la vittoria metteva al sicuro il passaggio del turno, così invece si deve soffrire fino alla fine. Il Metalist non è superiore alla Samp, ma ai blucerchiati sono venute meno le motivazioni. In generale il calcio italiano sta pagando la mancanza di concentrazione. Ogni volta che affrontiamo una squadra europea, spesso si leggono nelle formazioni iniziali tanti nomi nuovi. Giovani con poca esperienza che si approcciano per la prima volta a queste delicate partite. Soprattutto in Europa League vedo molta superficialità nel preparare le partite.
Quasi come se fosse un di più. Inoltre non ci sono più squadre facili da battere, sono ormai tutte attrezzate per le competizioni europee. Se gli allenatori fanno giocare le seconde linee vuol dire che non danno molto peso agli incontri europei, quasi come se volessero preservare i titolari per il campionato. Ma la domanda più importante è questa. In campionato ci sono sette, otto squadre che lottano per entrare in Europa, poi quando arrivano a tagliare un traguardo così importante si fa di tutto per uscire prima e rimettere la testa al campionato. Non ha molto senso.
Infine un consiglio per gli acquisti. C’è un giocatore che sta strabiliando tutti per le sue giocate. Si tratta di Seydou Doumbia . Un nome che ho segnalato diverse volte e che ho ancora intenzione di fare fino a quando una società italiana lo acquisti. L’attaccante ivoriano è stato prelevato dal Cska Mosca dagli Young Boys per 15 milioni di euro. Un giocatore con grande forza fisica, dotato di tecnica e velocità. Una volta che ha raggiunto 33 presenze con la maglia della nazionale, sarà sicuramente ceduto in Inghilterra, andando a rinforzare una squadra estera, perchè in Italia nessuno ci ha creduto.
[Malu’ Mpasinkatu – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]