Una doppietta del bomber rossoblù decide l’incontro
LANCIANO (CH) – Allo stadio Biondi di Lanciano, dove il Bologna si presenta in maglia color cappuccino, l’inizio è di quelli che ti fanno presagire un pomeriggio da incubo: Gatto penetra in area di rigore come una lama nel burro, Garics non riesce a fermarlo e Coppola lo stende, costringendo l’arbitro Ghersini a concedere il penalty e ad ammonire il portiere napoletano. Dal dischetto, però, Piccolo angola troppo la conclusione e manda a lato, facendo tirare il primo sospiro di sollievo della giornata a tutti i tifosi rossoblù.
Si rimane sullo 0-0, e da quel momento in avanti sono i ragazzi di Lopez a farsi preferire, sia sul piano della manovra che su quello delle occasioni. Nonostante la pioggia e il terreno di gioco in cattive condizioni, la palla scorre da una parte all’altra con precisione e rapidità, e le conclusioni di Cacia al 20’, Casarini al 22’ e Masina al 23’ – tutte neutralizzate in bello stile da Nicolas – meriterebbero miglior fortuna. Sul versante opposto Piccolo prova a riscattarsi al 24’, ma il suo pregevole sinistro a giro si perde sul fondo.
L’ultimo quarto d’ora del primo tempo è ancora di marca felsinea, con Zuculini che sfiora il bersaglio grosso di testa su cross di Casarini al 33’ e Troest che rischia di causare il più clamoroso dei gollonzi al 35’, facendo rimpallare la sfera sullo stinco di Cacia a pochi metri dalla porta difesa da Nicolas. Le sensazioni, dopo i brividi delle prime battute, sono estremamente positive, ma la rete degli abruzzesi ancora non si gonfia.
Succede allora che al 5’ della ripresa, alla prima vera chance, sia il Lanciano a passare in vantaggio: lancio dalla destra per Monachello, che si aggiusta il pallone di testa e lo scaraventa nel sacco con un gran sinistro al volo. Giocata da applausi che suona un po’ come una mazzata per il Bologna, che accusa il colpo e nei dieci minuti successivi rischia di capitolare. In particolare, al 13’, dopo un suggerimento al centro di Monachello, Gatto si ritrova con mezza porta spalancata davanti, ma calcia incredibilmente addosso a Coppola, bravo a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto.
È il secondo sospiro di sollievo, è l’episodio che fa svoltare l’incontro. Matuzalem riprende a disegnare geometrie, Zuculini a rincorrere anche i fili d’erba, Masina a spingere sulla sinistra, Maietta e Oikonomou a dettare legge al centro della difesa. E, soprattutto, Cacia riprende a segnare. Al 19’ l’attaccante di Catanzaro, con un diagonale in spaccata da vero rapace d’area di rigore, fulmina Nicolas, che può solo toccare ma non evitare il gol del pareggio. Traguardo storico per il bomber: 100 gol in Serie B.
Ma non è finita, perché al 27’ ancora Cacia anticipa tutti su calcio d’angolo di Laribi e di testa incorna alla spalle dell’estremo difensore rossonero. La carica dei 101, la carica di un ragazzo che, messo più volte in discussione, riesce finalmente a sbloccarsi e a rispondere con i fatti, dimostrando il suo valore. La stessa carica di un gruppo che nei momenti difficili riesce sempre a tirare fuori il meglio di sé.
Il Lanciano prova a scuotersi, i pericoli arrivano soprattutto dalla vivacità dell’instancabile Gatto e dal sinistro di Mammarella, ma Coppola sia in uscita bassa che in uscita alta risponde sempre presente, dando respiro alla sua retroguardia e infondendo coraggio in tutta la squadra. Stavolta il Bologna regge, stavolta la beffa finale non arriva, arrivano solo tre meritatissimi punti, conquistati su un campo che fino ad oggi era stato violato una sola volta, lo scorso 20 settembre dal Frosinone. Quello stesso Frosinone che stasera, in attesa del risultato del posticipo Livorno-Pescara, condivide con i rossoblù il secondo posto in classifica a quota 34.
Il 2014 del Bologna, che verrà ricordato per la dolorosa retrocessione di maggio, per il fallimento sfiorato di giugno e per l’inizio della nuova era targata Saputo-Tacopina in autunno, si conclude con un sorriso e con qualche certezza in più. La Serie A ancora non è a portata di mano, ma per conquistarla serviranno ritocchi, non stravolgimenti. Con l’augurio di un 2015 da protagonisti.
[Simone Minghinelli – Fonte: www.zerocinquantuno.it]